Anteas Alto Friuli, gli “Angeli custodi” di anziani, emarginati e disagiati
Aiutano gli anziani, le persone seguite dai centri di salute mentale, collaborano con i comuni per la pre e post accoglienza degli scolari, e poi ancora danno una mano nelle biblioteche o nei centri aggregativi, garantiscono la loro presenza, nell’ambito di un progetto gestito in partenariato con Anffas Alto Friuli, per l’accoglienza allo sportello di promozione e supporto all’istituto dell’amministratore di sostegno a Gemona e a Tolmezzo.
Sono i preziosissimi e silenziosi volontari dell’Anteas, l’associazione della Cisl Alto Friuli per la Terza età attiva che contano 120 iscritti, di cui 20 nuovi e 45 operativi, pari al 37,5% del totale), presenti nel comprensorio con i gruppi di Paluzza, Arta Terme, Tolmezzo, Villa Santina, Moggio Udinese, Tarvisio, Gemona.
In una terra, quella della montagna e pedemontana friulana, che di anno in anno invecchia sempre di più (oltre 35 mila persone sulle 140 mila del comprensorio hanno più di 65 anni, il 25%), impegnarsi per costruire rapporti di mutuo aiuto ed attività per l’invecchiamento attivo è prioritario se si vuole contrastare solitudine, esclusione e drammi sociali.
“L’operato quotidiano dei volontari viene esercitato in sintonia con le istituzioni e le altre componenti sociali –spiegano il Presidente Flavio Molfetta e Annalisa Bergagnini, referente territoriale dell’Anteas – puntando nel contempo alla realizzazione di forti rapporti intergenerazionali e di coinvolgimento dei giovani nelle varie iniziative”.
Accanto ai servizi per gli anziani (Centri Diurni e Strutture Residenziali) con attività di animazione e ludico-ricreative in collaborazione con gli operatori delle Case di Riposo di Paluzza, di Tolmezzo, di Villa Santina, di Moggio Udinese, di Gemona si sono aggiunte nel corso dell’ultimo anno ulteriori attività come ad esempio la convenzione con il comune di Enemonzo per l’accompagnamento degli alunni, la gestione della biblioteca, la collaborazione e la gestione dello sportello sociale per il supporto alle piccole incombenze quotidiane e collaborazione nelle attività culturali e ricreative.
Innumerevoli naturalmente le iniziative promosse sul territorio durante le quali si è parlato di osteoporosi, malattie della prostata, incidenti domestici.
Nel 2016 si proseguirà nelle attività consolidate tra cui lo “Sportello di promozione e supporto all’istituto dell’amministratore di sostegno”, sarà effettuata una ricognizione sulla possibilità di creare nuovi gruppi coinvolgendo i Comuni ancora scoperti del territorio e verranno programmati ulteriori incontri tematici.