Approvate in consiglio regionale le prime norme sul passaggio di Sappada dal Veneto al FVG
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità il disegno di legge della Giunta con le prime disposizioni urgenti relative al distacco del Comune di Sappada/Plodn dalla Regione Veneto e la sua aggregazione al Friuli Venezia Giulia.
Tra le norme in esso contenute, una prescrive l’adeguamento dello statuto del Comune di Sappada e dei suoi regolamenti all’ordinamento locale del FVG e la sua collocazione nel contesto del Consorzio obbligatorio del bacino imbrifero montano di riferimento; viene disciplinato l’inserimento di Sappada nel sistema locale del FVG con la sua collocazione bell’ambito territoriale della Carnia; in materia elettorale si stabilisce l’aggregazione nella circoscrizione di Tolmezzo; sono previste alcune deroghe temporali in materia di finanza locale e si assicurano al Comune – che conta 1.317 abitanti e una superficie di 61 kmq – le risorse necessarie per il concorso nelle spese di funzionamento e di gestione dei servizi (532.833 euro, distinti in 292.067 come quota ordinaria e in 240.765 come quota di perequazione); sono state inoltre quantificate le quote ordinaria e di perequazione del fondo ordinario anche per il 2019 e il 2020; si prevede la possibilità che il referendum consultivo in materia di circoscrizioni comunali si svolga contestualmente alle elezioni regionali; viene stabilita un’opportuna gradualità, che si estende a tutto il 2018, per l’inserimento del Comune nella disciplina dell’ordinamento della polizia locale del FVG e per fruire degli interventi regionali in materia di sicurezza urbana.
Vi sono quindi alcuni articoli che contengono criteri di transitorietà su singole materie. In particolare, su personale del Comune e comparto unico, Comprensori montani e zone omogenee, ambiti territoriali per l’assistenza sanitaria (il Comune viene inserito nell’Azienda 3). Alla Uti della Carnia, dove viene aggregata Sappada, vengono messi a disposizione 85.000 euro come risorse aggiuntive per l’assistenza sociale. Altre materie toccate riguardano il servizio idrico integrato e la gestione dei rifiuti urbani, l’attività venatoria, la raccolta di funghi e tartufi, la pesca sportiva, gli agriturismi e le fattorie didattiche, le risorse agricole, forestali, ittiche e di caccia, la tutela della minoranza linguistica tedesca, il governo del territorio e l’edilizia; assegnato un contributo straordinario di 25.000 euro per la realizzazione di attività culturali.
Previste forme di collaborazione con la Regione Veneto, la Provincia di Belluno e i competenti organi statali per garantire la continuità dei servizi nel territorio comunale e la piena realizzazione del processo di aggregazione. Una serie di disposizioni interessano il processo di aggregazione e l’adeguamento della normativa vigente nel Comune alla legislazione e all’ordinamento della Regione FVG.
In Aula sono stati approvati alcuni emendamenti che riguardano: un regime transitorio per la disciplina delle attività nel settore turistico e dell’industria alberghiera; la specifica che in campo edilizio i procedimenti in corso continuano a essere definiti dalla disciplina vigente nella Regione Veneto; l’individuazione delle strade (e di eventuali altri immobili a esse connessi) acquisite nel patrimonio del FVG con la loro classificazione; l’osservanza delle disposizioni sismiche e dei cementi armati vigenti in FVG alle quali da ora Sappada dovrà uniformarsi; altre norme urgenti in materia di funzione pubblica; nella classificazione del territorio montano rispetto alle zone omogenee di svantaggio, l’intero comune di Sappada è inserito in fascia C.
E’ stata infine inserita una norma di natura tecnica – pur senza riferimenti alle problematiche inerenti Sappada – in materia di elettorato passivo, per adeguare la legge regionale 28 del 2007 alla modifica dello statuto del FVG operata con la legge costituzionale 1 del 2016: con essa si prevede per l’eleggibilità in Consiglio regionale la maggiore età, mentre prima bisognava aver compiuto 25 anni.
“Il bentornato a Sappada deve essere un sì al futuro di tutta la montagna, e non solo una coccarda da appuntarsi sul petto il 3 di aprile – ha affermato la consigliera della Lega Nord Barbara Zilli, commentando il disegno di legge -. Non dimentichiamo certamente la totale mancanza di interesse dimostrata dalla Giunta dell’assessore alla montagna Debora Serracchiani nei confronti delle comunità montane e pedemontane lungo questa legislatura”.
“Dobbiamo avere il coraggio di dirci – continua Zilli – che in questi anni è stato fatto troppo poco per quelle comunità minori che rappresentano il costrutto e l’essenza del nostro Friuli. I piccoli paesi, i borghi artigiani, le comunità alpine hanno visto sviliti la sanità, gli enti locali e tutti i servizi sui territori in nome di un risparmio che puzza più che altro di disinteresse”.
“Ben vengano quindi i festeggiamenti per il bentornato dei nostri fratelli sappadini – conclude Zilli – ma che siano solo l’inizio dell’impegno che la futura Giunta dovrà prendersi nei confronti di comunità che necessitano di interventi concreti di carattere infrastrutturale, economico e turistico”.
(foto da SappadaDolomiti)