Approvato il nuovo Piano regolatore generale comunale di Treppo Grande

Il sindaco Manuela Celotti ha sottolineato alcuni elementi di interesse, vediamoli nel dettaglio.

Rigenerazione urbana: “Le nuove norme promuovo il recupero degli edifici esistenti e dei cortili, consentendo nuove importanti possibilità di ampliamento attraverso l’istituzione di nuovi indici edificatori (3mc su mq per le zone Bzero; 1mc su mq per le zone B1) e di “una tantum” per le aree già sature (150 mc per le zone Bzero e 200 mc per le zone B1). La riclassificazione dell’edificato di impianto rurale in zona Bzero consente inoltre di preservare i sedimi storici ma di incorrere in meno vincoli per il recupero degli edifici (soprattutto per quelli precedentemente inseriti in zona A di impianto storico). Sono inoltre presenti una serie di norme che consentono il recupero a fini abitativi/ricettivi degli immobili inseriti in area agricola”.

Tutela del paesaggio: “Sono state introdotte le “viste di pregio” che vietano edificazioni a tutela dei panorami godibili dai luoghi pubblici. Sono state ridotte le zone agricole edificabili a scopo produttivo, ma sono state ampliate le aree utilizzabili attorno alle aziende esistenti”.

Promozione delle coltivazioni orticole: “In prossimità delle zone Bzero sono state inserite le aree E4.4 “braide”, aree agricole nelle quali anche i cittadini che non sono agricoltori a titolo principale possono edificare strutture utili alla coltivazione degli appezzamenti (ricoveri attrezzi, legnaie ecc.) in proporzione all’ampiezza dei lotti a disposizione”.

Promozione turistica: “E’ stata individuata una fascia attorno ai percorsi ciclabili e rurali, definiti “Superciclovia”, all’interno della quale è possibile realizzare chioschi e servizi di ristoro per turisti e cicloturisti. Nelle aree definite “boschette” è possibile realizzare le cosiddette “casette sull’albero”. Si è tentato di ampliare l’utilizzo a fini turistici delle aree agricole esistenti”.

Sviluppo futuro: “Il nuovo PRGC contiene delle previsioni futuribili di conversione a fini turistici di alcuni siti particolari (ex cantine Banear, Villa Marzona, Villa Bellavitis, Fornace di Zegliacco) e un’ipotesi di ampliamento dell’area servizi delle scuole e degli impianti sportivi, con connessi accessi stradali”.