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Arrivati in Friuli i primi profughi ucraini, anche Sappada pronta ad accoglierli

Due pullman di profughi ucraini sono arrivati a Udine nella notte. Sono stati alloggiati alla caserma Friuli ospiti della Croce Rossa. Sono previsti altri arrivi in giornata in altri centri della regione. Uno di questi, dopo le procedure di controllo sanitario, è destinato a raggiungere la comunità di Sappada. I bus erano partiti nella serata di martedì da Amaro; alle 7.42 di mercoledì mattina erano a Cracovia per accogliere i primi profughi. Poi sono ripartiti alla volta del confine polacco con l’Ucraina di Zosin Ustyluh, dove sono saliti a bordo altre donne e bambini ucraini che nella notte appunto sono arrivati a Udine

Intanto a Palmanova, dove ha sede la Protezione civile del Fvg, sono cominciati ad arrivare materiali sanitari e farmaci dalle regioni italiane. La sanità Fvg e la Protezione Civile regionale sono già al lavoro per organizzare il centro di smistamento e consentire nei giorni successivi il trasporto ai confini con l’Ucraina. Ad annunciarlo il vicegovernatore Riccardo Riccardi.

STUDENTI E DOCENTI

“Il Friuli Venezia Giulia si mobilita per dare una prima risposta concreta ai giovani ucraini in fuga dalle zone di guerra: grazie a un accordo con l’intera offerta accademica regionale, almeno 21 tra studenti e ricercatori saranno ospiti delle istituzioni dell’alta formazione per la continuazione del loro percorso accademico. Ringrazio i rettori dei tre atenei e i direttori dei conservatori di musica per la collaborazione e il sostegno anche in questa drammatica circostanza”. Sono le parole dell’assessore regionale alla Formazione, Istruzione e all’Università, Alessia Rosolen, che questa mattina ha comunicato in giunta il piano di accoglienza in Regione di studenti e docenti ucraini.

“Siamo pronti a fare la nostra parte – ha spiegato Rosolen -. Rispondendo all’appello lanciato dal Ministero dell’Università e della ricerca, abbiamo costruito nell’arco di pochi giorni un piano di supporto e di accoglienza, coordinato dall’Amministrazione regionale, che coinvolge l’Agenzia regionale per il diritto allo studio (l’Ardis, il braccio operativo della Regione per il diritto allo studio), le Università degli studi di Trieste e di Udine, la Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa), i conservatori Tomadini di Udine e Tartini di Trieste”.