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In 150 alla simulazione di un incendio boschivo a Cabia di Arta Terme

“La complessità dei fenomeni estremi che ci vedono operare sempre più spesso anche nei teatri dell’incendio boschivo richiede una formazione costante e le esercitazioni, in particolare quelle che coinvolgono più corpi e più anime del soccorso, come quella di oggi, diventano fondamentali per la prevenzione e per essere pronti nel momento della reale emergenza”.
Lo ha sottolineato l’assessore con delega alla Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, che ieri ha partecipato ed è intervenuto alla maxi esercitazione di antincendio boschivo “Fuc e Flames” organizzata nel territorio comunale di Arta Terme, con base operativa nella frazione di Cabia.
“Il Sistema non può che uscire rafforzato dal confronto e dallo scambio di esperienze che deriva dall’operare insieme in ambienti naturali profondamente diversi tra loro, con le strumentazioni più adeguate e più moderne: nei decenni, in Friuli Venezia Giulia abbiamo maturato alte e piene capacità di reazione per fronteggiare i rischi alluvione e idrogeologico, esportando il nostro modello anche in altre regioni d’Italia – ha fatto notare Riccardi, ringraziando tutti i volontari -. La presenza, oggi, degli amici provenienti dalla Sardegna, – Regione, con la quale di fatto siamo gemellati e alla quale diamo una consolidato supporto proprio per l’antincendio boschivo -, apporta un valore aggiunto importante proprio per questo terzo tipo di rischio: ci permette una formazione trasversale per gestire l’emergenza fuoco che si fa sempre più frequente anche nei nostri territori”.
“Un mondo, una famiglia, quello della protezione civile, che nasce come grande esperienza sulle macerie del sisma del 1976: il terremoto, un altro rischio che interessa il nostro territorio, di fronte al quale abbiamo saputo essere uniti, rinascendo con la ricostruzione. Anche oggi il sentimento che unisce i volontari racconta di un popolo che porta nel cuore la generosità e l’aiuto nei confronti di chi nel bisogno” ha concluso Riccardi durante il debriefing che si è tenuto in prossimità della sede della protezione civile nel capoluogo di Arta Terme.
L’esercitazione ha visto la partecipazione di circa 150 persone tra volontari di protezione civile, pompieri volontari di Cercivento e Forni di Sopra, personale del Corpo forestale regionale e Croce verde goriziana. Ospiti speciali i referenti di dieci associazioni provenienti dalla zona di Cagliari, che nell’agosto scorso sono stati supportati dai nostri volontari, per quanto di competenza, nello spegnimento di incendi boschivi reali.
A fare gli onori di casa la squadra di protezione civile e antincendio boschivo (Aib) di Arta Terme, coordinata da Raffaele Crosilla; hanno partecipato i volontari di Pc del distretto della Carnia Orientale, del distretto Val Tagliamento, distretto Val Degano, distretto Gemonese, distretto Val Natisone, con il supporto delle squadre comunali di Pc di Arta Terme, Moimacco, Paularo, Ronchi dei Legionari, Resia, Tolmezzo, Cavazzo Carnico, Zuglio, Osoppo, Enemonzo, Rigolato, Tavagnacco, Amaro, Gemonese, Ovaro, Villa, Udine, Manzano, Trieste, Caneva, Gorizia, Sequals, Palmanova, Cividale del Friuli. Per il Corpo forestale regionale era presente la squadra alpinistica. Per la Protezione civile della nostra Regione anche la squadra dei droni.
È stato simulato un incendio boschivo causato dalla caduta di un fulmine, rogo che si è sviluppato nella zona della frazione di Cabia, in territorio comunale di Arta Terme, nelle località di Cjagnon e Somvile. È stato impiegato anche un elicottero della Protezione civile della Regione che ha pescato l’acqua per lo spegnimento delle fiamme che è stata concentrata in due vasconi, alimentati questi ultimi, a loro volta, da autobotti che hanno fatto la spola per l’approvvigionamento sul fiume But, presso le terme di Arta.
Tra le autorità presenti anche i referenti del Dipartimento nazionale di Protezione civile, il sindaco di Arta Terme Andrea Faccin e il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Mazzolini.