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Artegna omaggia Andrea Zanzotto con il “teatro di poesia”

Un luogo, per essere magico e aperto al mondo, deve sorprendere e ammaliare, accogliendo eventi e iniziative anche originali. Ed è così che “fare teatro” ad Artegna sul Colle di San Martino consente di moltiplicare il fascino della messinscena, pur se semplice e disadorna, perché ci si trova immersi in uno scenario che non ha eguali. Per due sabati consecutivi, il 10 e 17 luglio alle 18, sul colle verrà proposto “teatro di poesia”, per rendere omaggio ad Andrea Zanzotto di cui ricorrono quest’anno il centenario della nascita e il decennale della morte. Si tratta di un laboratorio teatrale intitolato “Paesaggi d’acqua”, incentrato sulla Parola di Zanzotto, uno dei maggiori poeti italiani della seconda metà del Novecento.

Vincenzo Muriano

La proposta dell’Ecomuseo delle Acque del Gemonese e del Comune di Artegna vedrà protagonista l’attore e regista Vincenzo Muriano, che coinvolgerà direttamente il pubblico. Ogni appuntamento avrà per tema un verso zanzottiano. Per l’incontro del 10 luglio, incentrato sul gioco teatrale affiorante dalle preziose parole del poeta, è stato scelto Ora viene quest’acqua ch’io sospiro: i partecipanti saranno protagonisti di una ricerca creativa dell’elemento acquatico nei diversi testi poetici e, coordinati dal regista, ridisegneranno il paesaggio simbolico del colle trasformandolo in uno spazio scenico aperto alla poesia. Acqua, cuore dell’azzurro è il verso prescelto del sabato successivo.
È necessaria la prenotazione. Info al 338 7187227.

Regista e interprete, Vincenzo Muriano ha iniziato il suo percorso formativo come attore nel 1996 alla Scuola “Giovanni Poli” del Teatro a l’Avogaria di Venezia. Nel 2003 si è diplomato in regia teatrale alla Civica Scuola d’Arte drammatica “Paolo Grassi” di Milano. Ha collaborato come aiuto regista a diverse messinscene tra cui: “Betty” di Remo Binosi, produzione CSS di Udine (2000); “Misantropie” di Moliére, per la regia di Giorgio Marini (2002); “Vivere la musica e ascoltare l’immagine”, laboratorio teatrale sulla musica di Bèla Bartòk di e con Gabriele Amadori, a Mittelfest (2002). Ha all’attivo numerose esperienze come regista e attore, tra cui “La Trilogia della Villeggiatura” di Carlo Goldoni (2000-2002). Nel 2005 è stato tra i cofondatori del Teatro della Sabbia, in cui sono confluite le diverse esperienze maturate negli anni di studio in vari ambiti, con spettacoli che spaziano dal teatro alla musica, dall’arte visiva all’improvvisazione teatrale e vocale.

(in copertina il Colle di San Martino nella foto di Ivano De Simon)