Asili nido, ai nuclei italiani il 90% dei contributi Fvg per l’abbattimento delle rette
Le domande di contributo per l‘abbattimento delle rette degli asili nido in Friuli Venezia Giulia accolte dalla Regione sono aumentate di 1.102 unità (+41,22%) rispetto al 2018: di queste, su un totale di 3.775, ben 3.418 danno risposta a famiglie composte da cittadini italiani.
I dati sono stati resi noti stamane dal governatore Massimiliano Fedriga e dall’assessore regionale alla Famiglia, Alessia Rosolen, nel corso della conferenza stampa convocata a Trieste per fare una prima analisi rispetto all’impatto della misura messa in campo per l’anno educativo 2019-20.
Nello specifico, le domande accolte a vantaggio di famiglie con un unico figlio sono 1.271, mentre 2.504 interessano nuclei con più di un minore; se per le prime l’importo massimo erogabile ammonta a 240 euro mensili, le seconde potranno invece beneficiare di un contributo fino a 600 euro mensili.
“Un segnale forte – ha commentato Fedriga – che testimonia da un lato la volontà dell’Amministrazione Fvg di tutelare la famiglia, riconoscendone la funzione di propulsore sociale e rimarcando la sua centralità nel contesto politico ed economico, e dall’altro la decisione di commisurare l’erogazione delle risorse a quel principio inderogabile di appartenenza alla comunità che è elemento imprescindibile di equità e giustizia”.
Oltre ai 22 milioni di euro stanziati dalla Regione, la manovra si avvale sul Fondo sociale europeo (Fse) per ulteriori 3 milioni dedicati a nuclei in particolari condizioni di svantaggio.
“Alle famiglie con redditi entro i 20mila euro – ha sottolineato Rosolen – sono infatti destinati contributi specifici che, derogando al tetto dei cinque anni di residenza stabilito dall’Amministrazione regionale, consentono di garantire il supporto delle istituzioni a tutte le famiglie in difficoltà, senza esclusioni pregiudiziali”.
In una prospettiva di medio periodo, la Regione intende infine offrire risposta in modo organico alle esigenze delle famiglie attraverso l’approvazione di una specifica legge che disciplini tutte le fattispecie e le agevolazioni. “L’obiettivo – ha concluso l’assessore Fvg alla Famiglia – è infatti quello di spostare la centralità dal reddito alla persona, ponendo al centro dei processi decisionali il bambino e le sue necessità”.