Auto bruciate a Buja e Colloredo, fermati dai Carabinieri due italiani
Si è conclusa nella nottata tra la nottata del 29 e il 30 giugno, con il fermo di due cittadini italiani, quali persone gravemente indiziate di delitto, l’operazione diretta dalla Procura della Repubblica di Udine, attraverso agli uomini del N.O.R.M della Compagnia Carabinieri di Tolmezzo, con l’iniziale ausilio del personale della Stazione Carabinieri di Buja, relativa agli accadimenti del 14 giugno 2017, quando durante le prime ore del giorno, dapprima nella stessa Buja e successivamente a Colloredo di Monte Albano, ignoti avevano letteralmente distrutto l’autovettura (una Renault Clio) di una giovane luogo, appena ventenne, infrangendo vetri, devastando portiere, tagliando pneumatici e condotti dei freni e asportando oggetti dall’interno dell’abitacolo e successivamente incendiato l’autovettura dei genitori della medesima giovane (una Hyundai Trajet) che veniva letteralmente distrutta dalle fiamme.
Fin da subito l’attenzione dei inquirenti dell’Arma del capoluogo carnico si è concentrata sull’ex fidanzato della giovane, un 25enne di Castelnuovo del Friuli (PN) che con la giovane aveva concluso da qualche mese una burrascosa convivenza fatta di vessazioni di ogni genere e su un amico di vecchia data (già noto alle forze dell’ordine) di anni 22 di Basiliano (UD).
E’ così, acquisita la denuncia della giovane parte offesa la quale finalmente trovava il coraggio di raccontare le angherie subite e dopo aver verbalizzato testimonianze a riscontro della denuncia medesima, grazie ad un’intensa e serrata serie di investigazioni mirate i militari del N.O.R.M. della Compagnia Carabinieri di Tolmezzo, nella notte tra il 29 ed 30 giugno, hanno proceduto al fermo dei due giovani friulani, il primo localizzato presso la propria abitazione di Castelnuovo e il secondo già presente presso gli uffici dell’Arma tolmezzina, per una connessa attività di indagine, conducendo entrambi presso le carceri di Udine, in attesa appunto della convalida del citato provvedimento restrittivo.
Nella mattinata odierna il G.I.P del Tribunale di Udine Dott. Carlisi, pur ritenendo sussistenti i gravi indizi di reato, non ha convalidato il fermo del 22enne di Basiliano, ma ha applicato allo stesso l’ulteriore misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Basiliano.
Per quanto riguarda il 25enne stalker di Castelnuovo del Friuli, anche il G.I.P. della Tribunale di Pordenone dott. Pergola non ha convalidato il fermo ma ha applicato al medesimo l’ulteriore misura cautelare in carcere.
I reati contestati sono per entrambi sono di furto aggravato, danneggiamento aggravato, danneggiamento a seguito di incendio, mentre per il solo ex fidanzato della vittima anche per il reato di atti persecutori, ovvero di stalking, nei confronti della giovane bujese, ed ancora solo per il suo amico 22enne di Basiliano di ricettazione continuata, in quanto, nel corso dell’operazione i militari del capoluogo carnico nell’eseguire anche alcune perquisizioni domiciliari, rinvenivano oltre a refurtiva asportata dall’interno della Renault Clio della giovane vittima, anche numerosi oggetti (computer, tablet, cellulari, un televisore da 65 pollici, un go-kart, una moto e altri oggetti di sospetta provenienza illecita) questi ultimi ritenuti oggetto di furto presso seconde abitazioni del litorale adriatico e in Austria, rinvenuti nella sola disponibilità di quest’ultimo, oggetti della cui gran parte è stata acquisita la relativa denuncia e quindi, rintracciati i proprietari.
L’ammontare della refurtiva fino a qui accertata, è di alcune migliaia di euro. L’operazione, efficacemente conclusasi in tempi brevissimi, condotta dalla Procura Udinese, ha generato nella popolazione dei comuni di Buja e di Colloredo di Monte Albano grande soddisfazione e sollievo, sentimenti subentrati a una precedente grande e tangibile preoccupazione, atteso che tali eventi vandalici non si erano mai verificati in quel luogo. Ma soprattutto l’esito positivo delle attività investigative hanno consentito, rapidamente, di salvaguardare la giovane vittima degli atti persecutori, ponendola di fatto al riparo da una eventuale prospettiva di reiterazione delle condotte delittuose fin lì patite. La stessa giovane è rappresentata e tutelata dall’Avvocato Lorenzo Reyes del Foro di Udine.
Le indagini condotte dai militari del N.O.R.M. di Tolmezzo, proseguirannoal fine di verificare la sussistenza o meno di nuove ipotesi di reati in capo ai due giovani indagati friulani.
Ma che razza di delinquenti questo è il termine esatto di quei due futuri uomini,spero paghino ma la loro fedina penale oramai sarà rovinata, ora anno tutto il tempo per riflettere.