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Avviato il secondo lotto dei lavori al Castello di Colloredo

Una significativa cerimonia all‘interno delle mura del castello di Colloredo di Monte Albano ha segnato un’ulteriore tappa verso il completamento del ripristino delle opere danneggiate dal terremoto del 1976 ritenute di maggior rilievo per il pregio architettonico, storico e culturale del territorio e per la rilevanza che rivestono per le comunità locali e per l’intero Friuli Venezia Giulia.

Ai piedi del mastio del maniero che si appresta a essere ripristinato completando la ricostruzione dell’opera, l’assessore Fvg al Territorio, Graziano Pizzimenti, ha presenziato, insieme al presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, alla consegna dei lavori del primo stralcio esecutivo del II lotto del recupero organico del castello di Colloredo.

“La realizzazione di questo intervento – ha dichiarato Pizzimenti – prevede un costo lordo di 2 milioni di euro e sarà ultimata in 11 mesi, con la Regione determinata a concludere in tempi brevi il ripristino del castello”.
Con questa prospettiva si apre ora una grande sfida, rispetto alla quale Pizzimenti auspica il supporto di tutte le componenti interessate, pubbliche e private: la destinazione d’uso delle parti del maniero che saranno aperte al pubblico.
Il 60 per cento dell’intero complesso sarà infatti destinato agli usi pubblici, il restante 40 per cento sarà riservato alle famiglie che il 6 maggio del 1976 vi risiedevano.
Per raggiungere il livello di ripristino al quale oggi si può già assistere, come ha ricordato l’assessore, è stato necessario procedere a studio, valutazione, ricerca e mediazione al fine di poter eseguire lavori importanti in una struttura particolarmente articolata.
“Si tratta – ha ricordato Pizzimenti, evidenziando di essersi assunto un preciso impegno già a inizio legislatura – di una ricostruzione e di un recupero complesso per le particolari caratteristiche dei manufatti che compongono il maniero e per la dimensione dell’intervento che ha riguardato 39mila metri cubi di volumi da ripristinare”.
“Un intervento voluto da tutti – ha precisato ancora l’assessore – perché il castello di Colloredo rappresenta un simbolo del completamento di quel lavoro certosino e di quell’opera esemplare di ricostruzione e rinascita della nostra comunità”.
La scorsa estate, Pizzimenti aveva compiuto un primo sopralluogo per comprendere la valenza complessiva che riveste l’opera e valutare le prospettive di fruizione, giungendo così a prevedere nella legge di stabilità dello scorso dicembre un intervento finanziario di 7 milioni di euro finalizzato al completamento dei lavori già avviati.

“Gli interventi per la ricostruzione del mastio del castello di Colloredo di Monte Albano testimoniano che siamo la terra del fare – ha aggiunto Zanin -: sono il simbolo di una grande alleanza tra interessi privati e pubblici che ha funzionato, in cui istituzioni, progettisti, imprese, maestranze hanno lavorato insieme per restituire al patrimonio comune del Friuli Venezia Giulia un complesso imponente che potrà diventare motore di sviluppo per la comunità collinare e per quella regionale”.