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Avviato in Carnia il progetto sperimentale per favorire l’uso delle tecnologie digitali

È stato presentato questo pomeriggio a Tolmezzo il progetto sperimentale “Digitale in Comune”, frutto della fattiva collaborazione tra enti locali e Regione, che ha lo scopo di fornire un supporto ai cittadini per facilitare la fruizione da remoto di servizi erogati dagli enti locali.

Sono intervenuti l’assessore regionale alle autonomie locali, Pierpaolo Roberti, il presidente della Comunità di montagna della Carnia Ermes De Crignis, i sindaci di Gemona del Friuli (capofila del progetto) Roberto Revelant, di Paularo Marco Clama e di Socchieve Coriglio Zanier.

Il progetto – finanziato in questa fase dalla Regione – è stato attivato in via sperimentale nelle sedi comunali di Paularo e Socchieve, nelle quali è stata predisposta una postazione informatica finalizzata all’assistenza, dove si potrà usufruire del supporto operativo dei “facilitatori digitali”, ossia giovani volontari del Servizio Civile Universale specializzati nell’assistenza digitale. 

Questo progetto mira all’abbattimento delle distanze territoriali rispetto all’accesso ai servizi pubblici, particolarmente sentite in montagna, ma anche all’abbattimento della distanza di competenze rispetto alle tecnologie, spesso di difficile utilizzo per gli utenti. 

Tra gli obiettivi primari dell’iniziativa vi sono infatti:-
– l’erogazione dei servizi al pubblico svolti dalla Comunità di montagna della Carnia attraverso il collegamento da remoto, quindi senza la necessità di recarsi di persona presso gli uffici di Tolmezzo ma semplicemente recandosi presso la sede comunale dotata del totem informatico: ad esempio nel caso dei tributi, per effettuare pagamenti tramite POS, per acquisire documenti;
– l’attività di tutoraggio per l’avvicinamento dei cittadini alla PA, attraverso la presenza dei “facilitatori digitali”;
– l’alfabetizzazione digitale degli utenti per la gestione dei loro rapporti con la Pubblica Amministrazione.

I cittadini potranno avvalersi gratuitamente del supporto dei facilitatori per l’accesso e l’utilizzo anche di altri servizi online: l’utilizzo di internet, dei dispositivi e dei servizi pubblici digitali, da quelli più generici (ad esempio come gestire le proprie email o pec, come fare segnalazioni e reclami online, come prenotare online gli appuntamenti…) a quelli con accesso a specifiche piattaforme (come attivare lo Spid, il fascicolo sanitario elettronico, come stampare i certificati anagrafici o prenotare la carta d’identità elettronica, come effettuare un pagamento online con PagoPa).

L’obiettivo finale è diffondere le competenze digitali tra i cittadini, favorire l’uso autonomo, consapevole e responsabile delle nuove tecnologie, promuovere il diritto di cittadinanza digitale attiva da parte di tutti, incentivare l’uso dei servizi online attraverso assistenza individuale.

Chiunque può prenotare un appuntamento in uno dei punti di facilitazione più comodo. 

Avviata la fase di sperimentazione, è previsto l’ampliamento del progetto ad altri ambiti territoriali, attraverso un finanziamento della Comunità di montagna della Carnia.

Durente l’incontro odierno De Crignis ha sottolineato l’importanza di costruire partnership in area montana che consentano di facilitare l’accesso alle nuove tecnologie da parte dei cittadini, considerata l’alta percentuale di persone meno giovani.
Ha preso poi la parola Revelent: 
Nato da una collaborazione iniziale con la Comunità della Carnia allargatasi a tutte le realtà della montagna, questo è un progetto sperimentale che parte da una proposta dal basso – ha spiegato -. Ringrazio la Regione per aver finanziato la sperimentazione; trovo inoltre importante il ruolo di Anci nella convenzione, per testare se ciò che stiamo facendo può essere testato in altre realtà. Anche Pontebba attiverà una postazione. Oltre ai servizi che verranno attivati nella fase di sperimentazione, ci sarà la possibilità di rendere disponibili anche altri servizi con soggetti esterni. Tutto questo – ha concluso il sindaco di Gemona – nell’ottica di ridurre la distanza tra amministrazioni e cittadini, e forse anche per venire incontro alle difficoltà dovute al personale ridotto nei comuni di dimensioni minori.”

Su questi aspetti è intervenuto anche il presidente della Comunità Natisone Torre, Antonio Comugnaro, che ha affermato: “Questa attenzione alle problematiche in essere è importante per i piccoli Comuni, che sicuramente possono trarre qualche beneficio da questo strumento. E’ necessario collaborare per superare situazioni di criticità”.

A seguire, il responsabile del Servizio informatico e digitalizzazione della Comunità di montagna della Carnia Luca Morocutti ha illustrato le caratteristiche tecniche del servizio, spiegando le modalità che consentono di facilitare l’accesso e l’utilizzo di servizi che altrimenti sarebbero distanti e richiederebbero spostamenti ai cittadini. Inoltre, sottolinea l’importanza della presenza dei volontari del Servizio Civile Universale adeguatamente formati che forniscono assistenza ai cittadini. Si tratta anche di un modo anche per legare i cittadini alla sede comunale, che diventa così luogo per far conoscere servizi più allargati, quali quelli associati.

Roberti, dopo essersi congratulato con i sindaci confermati a seguito delle ultime elezioni, ha dichiarato: “Quando si lavora sulla costruzione di progetti che richiedono condivisone nelle scelte è un elemento positivo poter sedere al tavolo con i medesimi interlocutori anche per la prosecuzione. Si è chiarito da subito che l’iniziativa è sperimentale, ma le potenzialità sono importanti: si tratta di uno strumento che può oggettivamente venire incontro alle esigenze di tanti comuni e dai cittadini che vivono questi territori. Se funziona, l’idea è di estenderlo al resto della Regione. Il principio è quello di avvicinare l’amministrazione al cittadino, soprattutto nei comuni che per loro natura non riescono a fornire tutti i servizi. In questo periodo – ha proseguito l’assessore regionale – ci sono difficoltà nel reperire risorse umane, nonostante sia una priorità per i piccoli comuni; sperando si tratti di un trend temporaneo, l’obiettivo è quello di capire se questo strumento può funzionare come input per altre comunità e comuni della regione, implementando anche altri servizi da fornire.”

In conclusione sono intervenuti i sindaci dei due comuni oggetto della sperimentazione: per Paularo Clama ha affermato che questa nuova iniziativa è senza dubbio positiva, ha ringraziato il Comune Gemona, per il ruolo di capofila che ha assunto, la Comunità di montagna della Carnia per il supporto tecnico e operativo al progetto e soprattutto assessore regionale Roberti, “a riprova che la Regione intende mantenere i servizi in modo capillare anche nelle piccole realtà, fattore questo importante per l’economia dei territori”. 

Zanier si è unito ai ringraziamenti dei precedenti interlocutori, sottolineando come questa iniziativa sarà importante senz’altro per il Comune, ma è estesa al coinvolgimento valle per valle, invitando i cittadini a usufruire del servizio.