Azienda Sanitaria 3 e Allevatori insieme per lo sviluppo delle piccole imprese agroalimentari
È stato siglato il protocollo d’intesa tra l’Associazione Allevatori e l’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n. 3 “Alto Friuli, Collinare, Medio Friuli” per la collaborazione in progetti e azioni condivise per il sostegno e la valorizzazione delle aziende di produzione lattiero-casearia del territorio.
Il personale dell’AAS n.3, attraverso la abituale attività di verifica dei requisiti di conformità alle normative del “pacchetto igiene” e sicurezza sul lavoro nei piccoli allevamenti di produzione lattiero-casearia e il personale dell’Associazione Allevatori del FVG attraverso le proprie attività di consulenza e supporto alle aziende associate, si sono resi conto di quanto la crisi che da anni interessa il settore agro-zootecnico ricada sulla corretta gestione dell’allevamento e della produzione, in quanto strettamente correlati ad elementi di origine economica, sociale e ambientale.
La difficile sostenibilità d’impresa, in particolare nei territori montani e collinari, sembra aver già avuto una ricaduta preoccupante sulle condizioni di vita dei nuclei familiari che traggono il loro reddito solo dalla produzione lattiero-casearia.
Per questa ragione l’AAS n.3 ha avviato un percorso di formazione/azione attraverso la costituzione di un gruppo di progettazione e consulenza formato da professionisti del settore veterinario e igiene degli alimenti, coadiuvati da professionisti del servizi sociali, dell’Associazione Allevatori del FVG, e del Dipartimento di Scienze Agro-alimentari, Ambientali e Animali dell’Università di Udine per una strategia che modifichi l’approccio ai problemi della zootecnia del territorio con l’obiettivo di limitare situazioni di disagio socio economico e il depauperamento del patrimonio culturale ed ambientale, in particolare della montagna. Questo progetto è sostenuto dalla Fondazione Friuli che ha condiviso l’ottica di intervento nel settore in particolare per la sua ricaduta sociale in termini di sostegno e valorizzazione delle comunità del territorio montano e di inclusione sociale.
Il team di professionisti è attivo per sostenere le aziende interessate ad una riorganizzazione produttiva attraverso sistemi a rete che investano sulla promozione del territorio e sulla valorizzazione dell’ambiente e della comunità, con attenzione all’inclusione sociale delle persone più fragili. L’intervento offerto si concretizza con l’analisi della filiera con un approccio multidisciplinare in cui vengono valutati aspetti di sicurezza alimentare, sicurezza sul lavoro, sanità e benessere animale, sostenibilità ambientale, economica e sociale. L’obiettivo è favorire il superamento dei punti critici evidenziati a livello di singole aziende e di identificare potenzialità di sviluppo aziendale sia nel campo dell’agricoltura sociale che della gestione del paesaggio collinare e montano.
Già alcune aziende interessate al progetto hanno offerto la loro disponibilità a favorire percorsi di inclusione sociale di persone con fragilità nelle loro realtà produttive e sono stati sperimentati alcuni percorsi di salute nelle “malghe”. A breve inoltre sarà possibile assaggiare il formaggio realizzato con approccio “One Welfare” ovvero con l’ attenzione al “Benessere unico” dove la “salute umana, animale, ambientale” sono alla base della filiera produttiva.