Banda larga pubblica in altri 24 comuni della regione
I cittadini di altri 24 comuni del Friuli Venezia Giulia potranno superare il divario digitale grazie agli accordi tra Regione Friuli Venezia Giulia e operatori delle telecomunicazioni che mettono a disposizione la banda larga pubblica per l’utenza domestica. La Regione ha siglato sette concessioni ad altrettanti gestori di TLC per l’uso della fibra ottica regionale del Programma ERMES.
Le concessioni riguardano 24 comuni, lungo quattro dorsali:
– Udine-Pordenone (Fiume Veneto, Casarsa della Delizia, San Vito al Tagliamento, Basiliano e Campoformido);
– Udine-Tarvisio (Pasian di Prato, Pagnacco, Tavagnacco, Reana del Rojale, Tricesimo, Cassacco, Artegna e Buja);
– Medio Friuli e Distretto Alimentare (Sedegliano, Flaibano, Mereto di Tomba, Dignano, Coseano, San Vito di Fagagna, Fagagna, Rive d’Arcano e San Daniele del Friuli);
– Valli del Torre (Nimis e Tarcento).
Le tratte della Rete ERMES messe a disposizione degli operatori, per una durata di 15 anni, misurano complessivamente 184 chilometri, che si aggiungono alle tratte precedentemente concesse, per un totale di oltre 2.000 chilometri di infrastruttura concessa in uso. “Abbiamo chiuso con successo il secondo gruppo di concessioni emesse dalla Regione dopo quelle che hanno interessato le dorsali Valli del Natisone, con dieci comuni, e Udine-Codroipo con sette comuni”, commenta l’assessore regionale alle Infrastrutture e al Territorio Mariagrazia Santoro.
“Sono 41 oggi i comuni – ricorda l’assessore – in cui gli operatori delle telecomunicazioni possono erogare servizi a banda larga utilizzando l’infrastruttura pubblica di ERMES. È un concreto passo avanti nel superamento delle aree grigie del territorio che finora avevano problemi di connessione”. “L’operazione non è conclusa – prosegue Santoro – e nei prossimi giorni saranno rilasciate ulteriori concessioni per l’uso della fibra ottica regionale, in parte delle zone industriali cablate, grazie ai fondi POR FESR. Seguiranno nei prossimi mesi le concessioni agli operatori per l’area montana del territorio regionale“.
La montagna sempre ultima e probabilmente non ci saranno piu` soldi!
Infatti noi della montagna siamo sempre penalizzati in tutto e per tutto!!!