Il Michelaccio San Daniele – Don Bosco Trieste 82-70
Il Michelaccio: Vidoni 2, Pellarini 8, Colutta 6, Simonutti 4, Bortoluzzi 5, Tosoni 5, Cella 11, Ellero 19, Bellina 22, Nicoloso, Domini, Marin. All. Sinone
Don Bosco: Balbi 14, Venturini, Gordin 11, Carlin 16, Pecchi 13, Toso 9, Spolaore, Boniccioli, Milisavljevic 7, Stankovic ne. All. Galleri
Parziali: 19-14;34-31;51-47.di SARA PUNTEL
Sabato scorso, per la serie C Silver, Il Michelaccio ha affrontato il Don Bosco Trieste, ultima della classe, che però arrivava galvanizzata da due vittorie consecutive e da alcune convincenti prestazioni. La partenza è stata tutta dei locali che, dopo quattro minuti, sono avanti 16 – 5, grazie anche a quattro bombe consecutive di Bellina e Colutta. Coach Gilleri, dopo un time out, fa trovare la strada ai suoi per riprendersi e arrivano così gli otto punti consecutivi di capitan Carlin. Nel secondo periodo il match è stato decisamente equilibrato, con San Daniele che ha provato a scappare sul +10, con i salesiani che hanno risposto, ricucendo ancora fino al – 3. Nel terzo periodo la musica non è cambiata, da una parte Ellero e le bombe di Bellina tengono avanti Il Michelaccio, ma dall’altra Balbi, Pecchi e Carlin rispondono colpo su colpo. Nell’ultimo minuto del terzo quarto è uscito per infortunio il “bomber” Carlin, i suoi sono però riusciti a mantenersi in partita, anche grazie alla zona 2/3 che ha ordinato Coach Gilleri, ma ci ha pensato un super Matteo Cella a chiudere la partita, con tre bombe consecutive. Pellarini, con quattro liberi consecutivi, ha consegnato poi il referto rosa ai suoi: 82-70 il finale.
Il coach sandanielese Enrico Sinone analizza così la vittoria: “Partita complicata, come mi aspettavo alla vigilia. E’ sempre difficile affrontare una squadra imprevedibile e con tanti punti nelle mani, come il Don Bosco. Siamo ancora una volta partiti bene, ma poi ci siamo un po’ inceppati in attacco e loro hanno trovato canestri difficili, con le mani addosso. Le bombe di Bellina e la precisione di Alberto Ellero dentro l’area ci hanno però permesso di tenere sempre un vantaggio di sicurezza. Sono molto felice per Matteo Cella che, con i suoi 18 anni, è stato determinante con tre bombe consecutive, negli ultimi cinque minuti. E’ un ragazzo che lavora tanto in palestra e ha la stima di tutti i suoi compagni e finalmente si sta prendendo anche responsabilità in attacco, risultando decisivo. Spendo una parola per Carlin che si è infortunato gravemente al tendine d’Achille alla fine del terzo quarto: un grosso in bocca al lupo ad uno dei migliori tiratori della C Silver. Ci auguriamo tutti di vederlo in campo il prima possibile”.
(nella foto Matteo Cella)