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Basket C, San Daniele vince ma concede troppo al Don Bosco

Don Bosco Trieste – Il Michelaccio San Daniele 81-87
Don Bosco Trieste: Balbi 21, Venturini 5, Carlin 16, Pecchi 13, Toso 3, Andreuzza 4, Spolaore 19, Stankovic, Sbisa ne, Pizzol ne. All. Gilleri.
Il Michelaccio San Daniele: Pellarini 16, Bortoluzzi 15, Bellina 14, Di Just 18, Cella 7, Ellero 7, Tosoni 4, Simonutti 3, Colutta 3, Nicoloso ne, Domini ne, Vidoni ne. All. Sinone.
Parziali: 16 – 20; 31 – 41; 55 – 65.di SARA PUNTEL

Classifica alla mano, poteva risultare scontato pronosticare poco più di una semplice formalità per Il Michelaccio la trasferta a Trieste, contro il Don Bosco, ma i padroni di casa, fin dalle prime battute, hanno lasciato intendere di non voler recitare assolutamente il ruolo di vittime sacrificali, dimostrando una determinazione e un’interpretazione della gara a dir poco encomiabili.
Coach Gilleri, ha preparato difensivamente la partita, ordinando per 36 minuti di fila una zona 2-3 molto chiusa, che ha rallentato di molto la manovra di San Daniele, costringendolo a continui ribaltamenti di lato, per cercare buone soluzioni, sia da fuori che da dentro l’area.
I problemi per Il Michelaccio non sono stati in attacco, visti gli 87 punti segnati, ma bensì in difesa, visto che è stato concesso troppo a un Don Bosco che, a fine gara, è riuscito a mettere a segno ben 16 canestri dalla lunga distanza.
Coach Sinone in settimana aveva messo in guardia i suoi, indicando in Carlin (16 punti) e Balbi (21 pt.) i due terminali offensivi più pericolosi e, in effetti, la verve agonistica del primo, ma soprattutto la precisione al tiro del secondo, unitamente a uno Spolaore da 19 punti, hanno permesso ai salesiani di rimanere in partita fino a un paio di minuti dalla fine. Un “glaciale” capitan Pellarini (16 pt.), poi, con un 6 su 6 dalla lunetta, ha spento qualsiasi speranza d’impresa ai triestini.
Per il Michelaccio, già premessa l’insufficiente prova difensiva offerta, va data una nota di merito a Simonutti e al giovane Cella, in grado di far cambiare marcia alla squadra al loro ingresso.
Al già citato Pellarini, vanno ad aggiungersi un chirurgico Federico Bellina, autore di 14 punti, un polivalente Di Just con 18 e un Bortoluzzi che, con 15 punti, si è dimostrato giocatore che vede il canestro anche da distanze notevoli.Ecco la lettura della gara di Marco Milan (nella foto), vice allenatore de Il Michelaccio: “Il processo di crescita della squadra dovrà necessariamente passare anche per l’aspetto mentale: dobbiamo affrontare gli avversari, senza prestare attenzione alla loro posizione in classifica, perchè spesso e volentieri i valori in campo non rispecchiano la carta. Sabato abbiamo trovato un Don Bosco agguerrito con ben poco da perdere e sicuramente in crescita rispetto alle prime uscite. Contro di noi ha sfoderato una prestazione con percentuali al tiro altissime e i nostri demeriti difensivi non vanno sicuramente a oscurare l’ottima partita della squadra di coach Gilleri, a cui vanno fatti i complimenti”.

Leo Colutta aggiunge: “Torniamo da Trieste con due punti importanti che ci permettono di mantenere la testa della classifica. Dopo una partenza di 7-0 dei giuliani, abbiamo preso le misure della loro zona 2-3, grazie a tre bombe di “the glove” Bortoluzzi e a un ottimo apporto di intensità difensiva da parte del giovane Cella, chiudendo avanti 31-41 i primi venti minuti effettivi. Nel terzo quarto abbiamo raggiunto il massimo vantaggio con le conclusioni di Bellina, ma nell’ultima frazione, i nostri avversari sono tornati sotto, con una serie di conclusioni dalla lunga distanza, ma fortunatamente nel finale è prevalsa la nostra esperienza. Anche sabato abbiamo avuto la dimostrazione che in questo campionato ogni partita fa storia a se e nessun risultato è deciso prima della palla due. Sabato prossimo ci aspetta un’altra battaglia contro un Romans che sta disputando un ottimo campionato. I complimenti li voglio fare al giovane Cella che, durante tutta la settimana e sopratutto il sabato, non fa mai mancare il suo apporto su entrambi i lati del campo”.
SETTORE GIOVANILE

Ben sette sono state le partite giocate nell’arco della settimana da parte delle squadre del settore giovanile della Libertas Pallacanestro San Daniele.

Giovedì scorso  é stato il turno degli Under 13 regionali dei Coach Sgoifo e Simonutti, a Tolmezzo. Dopo un quarto di assestamento (14-22), sono stati Polo e Cescutti a prendere per mano la squadra, chiudendo già sul punteggio di 18-40 l’intervallo lungo, per poi arrivare ad una bella vittoria per 30-75.

Il sabato ha poi portato poca fortuna in termini di risultati, ma tanta soddisfazione se parliamo di impegno, gioco e carattere dimostrato dalle due compagini scese in campo: l’Under 14 regionale e l’Under 16 Elite.
L’Under 14 regionale ha venduto cara la pelle, fra le mura amiche, contro l’U.b.c. Udine, cedendo di schianto solo nel finale e dimostrando tanta grinta e determinazione, soprattutto nel trio Laura Romanin, Bravin e Quai (58-29).

Gli Under 16 Elite sono stati invece di scena a Staranzano, tana della prima della classe Falconstar Monfalcone. Andati all’intervallo sul 43-19, frutto di un significativo timore reverenziale e del ricordo dei 45 punti subiti lo scorso anno, Capitan Venier e compagni sono rientrati dagli spogliatoi con un’altra faccia e grazie a una difesa molto aggressiva, alle giocate di Tallone (16 punti per lui alla fine), della coppia Marin e Dittaro (8 punti a testa) e della concretezza di Di Filippo, Venier e Adduca, hanno sorpreso gli avversari con un parziale di 12-22, riaprendo tutti i giochi. Il cuore messo in campo dai dodici giocatori collinari non é però bastato e il match si è chiuso 72-56 a favore della Falconstar.

La domenica ha riportato la gioia della vittoria in casa Bull Dogs con l’Under 15 Elite, targata Gemona Basket, che ci ha messo due quarti a sbarazzarsi della Calligaris Corno di Rosazzo (48-35 all’intervallo). Sono stati i tre moschettieri Romanin-Londero-Fornasiero, con 46 punti in tre, a permettere di sferrare l’assalto decisivo, per il 71-51 della terza sirena. Potendo sfruttare ampie rotazioni, il Gemona Basket, ha permesso anche a un ottimo Toffoli, ben spalleggiato da Cimenti e Cavicchiolo, per il 93-61 finale, di potersi mettere in mostra.

A scendere in campo lunedì sono stati anche gli Under 14 Regionale, in quel di Gemona e l’Under 18 Elite nello scontro al vertice, fra le mura amiche, contro lo Jadran Trieste.
L’Under 14 ha chiuso la pratica già all’intervallo  (20-35), dilagando poi nelle rimanenti due frazioni, fino al 35-82 finale, grazie alle ottime giocate della “coppia-volante” Viola-Bellese, autori di 28 punti in coppia, ad un finalmente determinato Mancinelli (10 punti per lui), a Zolli (11) e ai primi canestri dei nuovi arrivati Anello (6 punti) e Garlatti Costa (4 punti).

Battaglia vera quella degli Under 18 Elite di coach Milan che, orfani del “faro” Matteo Cella, hanno combattuto punto a punto contro i plavi per tutta la gara (10-13 a fine primo quarto, 26-27 a fine secondo e 42-41 a fine terzo). Dopo una prima fuga sandanielese, propiziata dalle giocate di Tallone, Vidoni e di un ottimo Marin (10 punti), Nicoloso e compagni (18 punti per il buon Paolo, ma prestazione assolutamente da dimenticare dal punto di vista difensivo) si sono inceppati, rimanendo per ben sei minuti senza fare canestro e permettendo ad uno scatenato Ferfoglia di mettere i canestri decisivi per l’aggancio e sorpasso, fino al 50-59 finale a favore di Trieste.

L’ultima partita settimanale, di martedì sera, era forse la più attesa, con la sfida degli Under 14 Open targati Gemona Basket sul campo dei campioni regionali dell’Azzurra Trieste. Per il gruppo allenato dai coach Sgoifo e Vuerich, sotto la supervisione di Mauro Stoch, era il primo vero banco di prova, dopo tre mesi di lavoro insieme (la squadra è stata “assemblata” a fine agosto) contro i primi della classe. E’ stata una bellissima partita giocata ad un’intensità pazzesca, ben arbitrata e che ha fatto vedere un livello tecnico veramente eccellente, da parte di entrambe le formazioni. Dopo un inizio folgorante dei padroni di casa (20-15 il primo parziale) è arrivata la reazione degli ospiti che hanno ribaltavato il punteggio, andando all’intervallo lungo sul 31-32. Al rientro dagli spogliatoi il massimo sforzo dei ragazzi di Sogifo-Vuerich ha permesso poi di incanalare la partita sui binari giusti con Romanin, Londero, Stoch e Fornasiero a concretizzare, in punti pesanti, l’ottimo lavoro difensivo di squadra, fino al massimo vantaggio di 35-47. L’Azzurra però non è squadra che si arrende e, aggrappata ad un monumentale Visintin, è riuscita, in soli quattro minuti, a ricucire lo strappo, rimettendo il naso avanti per il 56-53 della terza sirena. L’ultimo parziale ha visto entrambe le squadre dare tutto, con un Gemona che sotto di 6 punti a novanta secondi dalla fine, ha alzato definitivamente bandiera bianca, subendo un micidiale 8 su 8 dalla lunetta, sul fallo sistematico. La bomba allo scadere, ancora di Visintini, autore di una sfida nella sfida contro il sandanielese Romanin (37 punti del primo contro i 28 del secondo) ha messo definitivamente la parola fine sulla gara.