Battaglia sugli OGM: sarà la Corte Europea a dirimere la questione
Sarà la Corte di Giustizia europea a dirimere la questione pregiudiziale sulla legittimità del decreto ministeriale 12/7/13 che vieta, in Italia, la semina di mais Ogm Mon810. E’ l’effetto della decisione del giudice monocratico del Tribunale di Udine, Carla Missera, che ha accolto la richiesta di trasmissione della questione sollevata dall’avv.Francesco Longo, legale del leader di Futuragra Giorgio Fidenato e dei due fratelli Taboga, imputati per semina di mais Ogm nel 2014 a Colloredo.
L’eccezione pregiudiziale, sollevata dall’avv. Francesco Longo, riguarda la legittimità del decreto ministeriale del 12 luglio 2013 che vietava, sull’intero territorio italiano, la possibilità di semina del mais OGM MON810.
“In altre parole il Giudice – spiega lo stesso Fidenato in una nota – ha ritenuto ragionevoli i dubbi, sollevati dalla difesa di Fidenato e dei fratelli Toboga, circa il rispetto del D.M. citato alla superiore norma europea di settore. Anche il P.M., ritenendo ragionevoli i dubbi sollevati dalla difesa, non si è opposto alla trasmissione dei quesiti da sottoporre alla Corte di Giustizia europea”.
Per questo motivo l’inizio del processo nei confronti di Fidenato Giorgio e dei fratelli Toboga è stato sospeso e aggiornato alla data del 20 luglio 2016, ore 9,00 in attesa della pronuncia della CGUE.
Soddisfazione viene espressa dall’avv. Francesco Longo e dagli imputati Fidenato Giorgio e Leandro Toboga per l’accoglimento della richiesta perché, pur essendo stata rivolta a diversi giudici in diversi procedimenti penali, ha trovato finalmente ascolto nel Giudice dott.ssa Carla Missera.
Gli imputati e l’avvocato difensore, infine, hanno dichiarato di attendere serenamente il pronunciamento della Corte di Giustizia europea.