Bernardis (Lega): «Il disegno di legge 88 salvaguarda cultura e sport Fvg»
“Il disegno di legge 88, inerente misure urgenti in materia di cultura e sport, ha la finalità di contenere le conseguenze dell’emergenza Covid-19 nell’ambito dei settori, appunto, della cultura e dello sport attraverso alcune disposizioni in attesa della ripresa delle attività collegate a questi due settori dall’autunno”.
Lo ha spiegato all’Aula del Consiglio Regionale FVG il relatore di maggioranza del ddl 88, Diego Bernardis (Lega).
Entrando nel merito dell’articolato, Bernardis ha parlato della proroga al 31 gennaio 2021 di alcuni termini collegati alla rendicontazione di progetti educativi e didattici sulla Prima guerra mondiale, a quelli previsti dalla legge per l’autonomia dei giovani, alla promozione della cultura storica ed etnografica, e al 30 novembre 2020 i termini di altre attività culturali di cui si vuole allineare le scadenze con le previsioni della legge regionale 5/2020 “Ulteriori misure urgenti per far fronte all’emergenza epidemiologica da Covid-19”.
“Altra misura impostante – ha proseguito il relatore – è fare salva l’entità degli incentivi concessi da disposizioni della Lr 16/2014 e di altre leggi in materia di attività culturali, nonché della Lr 8/2003 in materia di sport, senza la necessità di procedere a una rideterminazione dell’incentivo qualora il programma venga modificato a causa dei provvedimenti connessi all’emergenza. I beneficiari possono trattenere la parte del contributo eventualmente non rendicontato, a titolo di sovvenzione. Infine, si prevede la cumulabilità di tale sovvenzione con ulteriori incentivi e indennizzi comunque denominati, riconosciuti per le medesime finalità”.
“Una disposizione – ha evidenziato Bernardis – prevede che alcuni soggetti (associazioni dei profughi istriani, fiumani e dalmati, Fita-Uilt, Ugf, Anbima, Usci, università popolare di Trieste, associazione Comuni terremotati e sindaci della ricostruzione del Friuli) possano estendere la programmazione delle attività culturali anche oltre il termine previsto del 31 dicembre 2020 e fino al 30 giugno 2021”.
“Gli enti locali formalmente associati all’Ente regionale teatrale (Ert), ma le cui sale non rientrano nel circuito Ert, possono – ha aggiunto – presentare domanda per il finanziamento di interventi di manutenzione ordinaria, di miglioramento funzionale, di messa in sicurezza, nonché di adeguamento tecnologico della dotazione strutturale e delle attrezzature tecniche delle sale teatrali”.
“Viene introdotta nella Lr 16/2014 sulle attività culturali – ha reso noto Bernardis – la disciplina inerente la promozione dell’attività di conservazione e valorizzazione della cultura e delle tradizioni italiane dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, promossa dall’Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata (Irci) di Trieste, attraverso specifici finanziamenti da definirsi in un’apposita convenzione di durata triennale”.
“In riferimento ai progetti triennali di attività culturali già attuate e che si svolgeranno nel corso del 2020 (anche qualora riferite ai progetti oggetto di finanziamento per il triennio 2017-2019), in conseguenza dei provvedimenti connessi all’emergenza epidemiologica, si terrà conto – ha sottolineato il consigliere leghista – delle modifiche che si ripercuoteranno sulle caratteristiche qualitative e quantitative dei progetti. Analoga clausola transitoria viene prevista con riferimento ai requisiti richiesti nei regolamenti di settore per l’accesso e il mantenimento del finanziamento triennale. Si stabilisce che il termine del 30 ottobre 2020 per la presentazione della domanda per la concessione degli incentivi relativi all’annualità 2021 possa essere prorogato con deliberazione della Giunta regionale”.
“Altre norme – ha proseguito Bernardis – riguardano l’Art bonus riducendo, solo per 2020 e 2021, gli importi della misura minima del finanziamento dei progetti per poter accedere al contributo: si prevedono 2.000 euro per le micro imprese, 3.000 euro per le piccole imprese e 5.000 euro per le medie e grandi imprese e per le fondazioni. Tra i progetti finanziabili è inserito anche “I favolosi Onu 17″, in considerazione della valenza turistico-culturale del progetto, a cui la Regione aderisce”.
“Si prevede il sostegno dell’attività dei musei privati riconosciuti di interesse regionale – ha sottolineato il relatore di maggioranza – con uno stanziamento di 50.000 euro all’arcidiocesi di Udine per il sostegno delle attività del museo Diocesano e gallerie del Tiepolo; 60.000 euro alla fondazione Museo carnico delle arti popolari Michele Gortani e 40.000 euro alla comunità ebraica di Trieste per il museo Carlo e Vera Wagner; sono confermati i contributi concessi nel 2018 per la realizzazione di progetti didattici inerenti i fatti della Prima guerra mondiale. E sono previsti finanziamenti anche ad altri musei a rilevanza regionale: Museo civico di storia naturale di Pordenone, Museo civico d’arte di Pordenone, Musei storico-artistici di Trieste, Musei scientifici di Trieste, Museo friulano di storia naturale e Civici musei di Udine”.
Il disegno di legge contiene, inoltre, disposizioni in materia di sport. A tal proposito, Bernardis ha fatto presente che “alcune disposizioni consentono al Coni Fvg la promozione dell’attività sportiva nelle scuole nel corso del 2020, utilizzando le risorse concesse nel 2019, anche attraverso strumenti di formazione a distanza o piattaforme; le associazioni sportive dilettantistiche, in deroga a quanto previsto dal relativo bando, possono usufruire in anticipo dell’intero contributo per l’acquisto di attrezzature mobili; nel caso in cui i beneficiari presentassero, in sede di rendicontazione, economie pari o inferiori al 10% del contributo ottenuto (che varia da 1.000 a 2.500 euro), queste non verranno recuperate”.
“Le associazioni e le società sportive dilettantistiche, beneficiarie o assegnatarie sul bando per manutenzioni straordinarie di impianti sportivi per l’anno 2019, qualora per carenza di liquidità non siano in grado di assicurare il cofinanziamento originariamente previsto, potranno – ha specificato – rimodulare il quadro economico, riducendo l’intervento e l’onere economico”.
“Agli enti di promozione sportiva a carattere nazionale, operanti a livello regionale e che hanno presentato domanda di contributo entro il 28 febbraio 2020, nelle more della scadenza del termine per la presentazione delle domande di contributo per il 2020 verrà erogato in via anticipata un importo pari al 50% del contributo concesso nel 2019. Inoltre – ha detto ancora l’esponente della Lega – saranno confermati i contributi 2019 e 2020 in materia di organizzazione di manifestazioni sportive di cui agli articoli 11 e 18 della legge regionale 8/2003 già concessi, anche in caso di annullamento della manifestazione, a causa dell’emergenza epidemiologica Covid-19, purché il beneficiario riprogrammi successivamente la manifestazione”.
Bernardis, infine, ha menzionato l’introduzione di norme per la semplificazione dell’integrazione di documentazione e per il finanziamento dei Sistemi bibliotecari e delle biblioteche riconosciute d’interesse regionale.
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LA MINORANZA – FRANCO IACOP
“In termini di principio, concordiamo con il carattere d’urgenza di questa norma finalizzata a intervenire con misure immediate per mettere in sicurezza il comparto culturale e sportivo della Regione Fvg. La rapida evoluzione sanitaria, economica e sociale della crisi epidemiologica ci costringe ad adottare azioni straordinarie per cercare di salvaguardare il patrimonio associazionistico e imprenditoriale legato al settore culturale e sportivo che coinvolge centinaia di migliaia di persone e ha importanti risvolti occupazionali. Un’azione ancora più necessaria prevedendo che la Fase 2 della crisi da Covid-19 necessiterà di un forte sostegno da parte di questi due comparti al supporto sociale della comunità”.
Lo ha affermato il relatore di minoranza Franco Iacop (Pd), invitando l’Aula “a una puntuale riflessione per poter trasformare il voto d’astensione in voto favorevole”.
In precedenza, il consigliere regionale aveva sottolineato che “si tratta di provvedimenti in continuità con la costante attenzione che la Regione Fvg ha sempre rivolto al settore culturale e sportivo. Attenzione riscontrabile, in primis, nei livelli contributivi pro-capite fra i più alti a livello nazionale e anche nelle misure di sostegno indirette atte a sostenere lo sviluppo di questi due settori”.
Con il ddl 88 e la sua applicazione, presentato dalla Giunta regionale il 28 aprile 2020 e approvato nella seduta del 7 maggio dalla V Commissione, secondo il rappresentante del Partito democratico “sarà necessario avviare una profonda rilettura del sistema per comprendere come coniugare la sua necessaria operatività con limitazioni che rimarranno in essere, ragionevolmente, ancora per molti mesi”.
“Bene, quindi, lavorare nell’immediato per individuare soluzioni transitorie, sfruttando in pieno le potenzialità delle piattaforme on line, ma è necessario non delegare alle tecnologie la sopravvivenza del sistema. È necessario ragionare anche su una progettualità concreta che sappia coniugare strumenti digitali con azioni di sostegno diretto, anche strutturali. In tal senso – ha esortata Iacop – è auspicabile che la Regione sappia individuare strumenti in grado di far ripartire concretamente i settori in questione garantendo, eventualmente, la creazione di adeguate strutture all’aperto con funzione multidisciplinare in grado di garantire la piena applicazione dei protocolli di sicurezza, ma al contempo permettere una seppur ridotta operatività del sistema culturale e dello spettacolo dal vivo. Il lavoro della cultura e dello sport, infatti si nutre del calore della fruizione collettiva e per questo dobbiamo evitare che si penalizzi, irrimediabilmente, una delle filiere più produttive e identitarie del nostro Paese”.
“Per questo motivo – si è lamentato il dem – ci aspettavamo da questo ddl una necessaria componente di progettualità a medio-lungo termine. Condivisibile l’articolo 9 che prevede la ridefinizione degli importi minimi delle erogazioni per l’Art bonus Fvg per gli anni 2020 e 2021, permettendo una maggiore flessibilità dello strumento, ma tale azione viene neutralizzata con la riduzione delle sue disponibilità in bilancio prevista dal ddl 90. Riteniamo infatti che tale strumento debba essere potenziato. Inoltre, continuiamo a essere in pieno disaccordo con il progetto I favolosi Onu 17 che, con l’articolo 10, acquistano lo status di progetto candidabile sull’Art Bonus Fvg: una penalizzazione per il comparto culturale esistente che non beneficia dell’enorme contributo già stanziato. Siamo pertanto a chiedere l’abrogazione di tale articolo”.
“Manifestiamo contrarietà anche all’emendamento inserito nell’articolo 13 e relativo al finanziamento dei musei di interesse regionale, un pacchetto di contributi puntuali del valore di 800mila euro a Pordenone, Udine e Trieste. Appare, infatti, sempre più confusa e disorganizzata la politica di questa Giunta in ambito museale. La misura, inserita attraverso specifico emendamento e dedicata alle biblioteche – ha concluso Iacop – assume l’aspetto di una tantum e non di un reale contributo a un sistema che ha bisogno di riflessioni e conseguenti interventi di maggior spessore strutturale”.
LA MINORANZA – FURIO HONSELL
“Non ci sono dubbi sulla necessità di un provvedimento simile che affronti le gravi criticità della galassia delle imprese culturali e creative e a carattere sportivo non professionistico. Tuttavia mi sarei aspettato che intervenisse in modo qualitativamente diverso con più forza e creatività per scongiurare che la crisi porti a una desertificazione delle imprese e dei soggetti sculturali e sportivi”.
È quanto affermato oggi in Aula da Furio Honsell (Open Sinistra Fvg).
“Queste imprese – ha proseguito – sono quelle che più sono state paralizzate nella propria attività, quelle per le quali sono più incerti i tempi di ripresa e poiché molte di esse non hanno fini lucrativi né vesti giuridiche omogenee, non tutte hanno avuto accesso agli strumenti di sostegno alla liquidità o ai crediti d’imposta predisposti dai governi nazionale e regionale”.
“Mi sarei aspettato – ha aggiunto Honsell – che fossero delineate strategie per una nuova convenzione tra soggetti culturali e amministrazione regionale e che fosse istituito un osservatorio per monitorare le problematiche di queste imprese creative e sportive fondamentali per sviluppare e sostenere quelle reti sociali che, pur già in crisi per il modello di sviluppo precedente la crisi epidemiologica, sono però state molto preziose per mitigare il disagio fisico, relazionale e mentale derivante dall’emergenza Coronavirus e che possono dare un importante contributo anche per elaborare i lutti di questa epidemia”.
“Avrei voluto – ha insistito il consigliere di Open Sinistra Fvg – che fossero introdotti strumenti finanziari per la sperimentazione artistica e la riprogettazione dei contenuti e il potenziamento telematico di queste imprese, invece questo provvedimento non va oltre lo status quo anche se lo fa in modo ragionevolmente compiuto e generoso, inserendo alcune deroghe che rivelano l’attenzione puntuale dell’assessore ma che non fugano la preoccupazione che, alla fine, si riesca a puntellare proprio le imprese più solide trascurando le più fragili”.
Honsell ha espresso apprezzamento per quegli articoli che definisce emergenziali “perché confermano i contributi quando addirittura non li anticipano, permettendo rimodulazioni e rendicontazioni che possano compensare le spese derivanti dall’emergenza”.
Viene inoltre evidenziata l’attenzione riservata all’Istituto per la cultura istriana fiumana e dalmata, sottolineando che poteva essere ulteriormente ridotto il contributo all’art bonus per favorire le imprese culturali più piccole e che, tra l’altro, si sarebbero potuti introdurre altri strumenti di credito di imposta per azioni a favore di soggetti del settore.
Al tempo stesso il relatore si è detto perplesso per l’articolo che permette di creare credito di imposta alle aziende investendo ne I favolosi Onu 17, obiettivi di sviluppo sostenibile che meriterebbero ben altra attenzione, e per altre norme poco giustificate in quanto prevedono deroghe strutturali non direttamente correlate alle criticità della pandemia.
L’esponente di opposizione è invece nettamente contrario all’articolo che prevede concessione di contributi a fondo perduto ai musei, che non sono a rischio fallimento, senza che sia più necessario proporre e concordare un progetto culturale, ammettendo a contributo anche spese di mero funzionamento come pulizie, utenze elettriche, riscaldamento. Per Honsell la via della progettualità creativa viene così sepolta e “le cifre ancorchè singolarmente non enormi appaiono più esagerate tenendo conto invece della esiguità delle risorse devolute al sistema delle biblioteche, che per altro qui viene rafforzato da tre ottimi articoli”, ha quindi sottolineato annunciando che sarà richiesto un riequilibrio.
Pur dichiarando la sua insoddisfazione, il consigliere ha annunciato che al ddl non sarà dato parere negativo “perché gli articoli emergenziali sono appropriati alle esigenze del momento e perché l’assessore ha dichiarato di operare in stretto contatto con il Governo nazionale”.
“Ma – ha infine aggiunto Honsell – proprio mentre avremmo voluto veder gettare le basi per una svolta a una situazione già critica, che avviasse un piano di sviluppo innovativo per queste imprese oggi doppiamente a rischio scomparsa, riceviamo una norma che offre il mero sussidio assistenziale, cercando solo di tamponare e mitigare il danno”.
(nella foto di copertina Diego Bernardis)