Bilancio 2017 in FVG, per la montagna previsti 5,5 milioni di euro
Cresce il volume complessivo della manovra finanziaria per il 2017. È il primo, più significativo dato di sintesi che emerge scorrendo le grandi cifre dei disegni di legge di Stabilità e del Bilancio di previsione per il 2017, che la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato lunedì in via preliminare.
Per l’assessore regionale alle Finanze Francesco Peroni, che ha presentato la manovra, “il 2017 muove da una disponibilità di risorse maggiore rispetto allo scorso anno. Tale effetto deriva, sotto un primo aspetto, dal progressivo trasferimento delle funzioni dalle Province alla Regione, con annesse componenti di gettito. Per altro verso, il maggior volume della manovra di previsione è il riflesso dei nuovi principi contabili figli del pareggio di Bilancio: modello al quale la nostra Regione sta gradualmente adeguandosi e che – già dallo scorso esercizio – ci ha abituati a una maggior concentrazione degli stanziamenti in sede di legge di Bilancio, a scapito della tradizionale distribuzione in due tempi – manovra finanziaria invernale e assestamento estivo – del Bilancio regionale”.
“Si tratta – aggiunge l’assessore – di un cambiamento profondo di paradigma, capace di effetti apprezzabili in termini di efficacia dell’azione di governo e, conseguentemente, di risposta alle attese dei cittadini. Infatti, la tendenziale concentrazione a inizio esercizio della massa finanziaria destinata ad alimentare il Bilancio regionale si presta a supportare le politiche regionali in forma più organica: esigenza particolarmente avvertita nell’impegnativo percorso di attuazione delle Riforme volute dalla Giunta”.
Tanto vale anzitutto per le risorse assegnate alle Autonomie locali, che vengono fissate nella Finanziaria regionale 2017 in misura cumulativa del conguaglio usualmente allocato in assestamento, per un totale di circa 400 milioni: l’effetto positivo di tale scelta, inaugurata lo scorso anno, consisterà soprattutto nella certezza che i Comuni avranno, sin dall’inizio dell’anno, delle risorse loro destinate per il 2017, con intuibili benefici per la loro programmazione.
“Analogamente – spiega Peroni – il Servizio Sanitario Regionale (SSR) ottiene 90 milioni in più rispetto alla corrispondente manovra dello scorso anno: scelta riconducibile all’obiettivo di dotare il percorso di attuazione della Riforma della Sanità regionale di adeguate risorse, anche con riferimento agli investimenti necessari”.
Per quanto concerne i rapporti finanziari tra Stato e Regione e quanto ne discende sugli equilibri della manovra per il 2017, Peroni sottolinea come si possa parlare “di effetti positivi, congiuntamente riconducibili, per un verso, all’assenza di nuovi oneri nel disegno di legge di Bilancio nazionale all’attenzione del Parlamento, per l’altro ai benefici portati anche per il 2017 dall’Accordo Padoan-Serracchiani”.
Più nel dettaglio, su un Bilancio complessivo dell’ordine dei 3,7 miliardi di euro di risorse regionali libere, ovvero non vincolate, la quota più rilevante (2,6 miliardi) è assorbita da Sanità e Politiche sociali. In questo contesto, le somme a disposizione per la spesa sanitaria corrente si attestano a 2,24 miliardi.
Nei settori dell’economia, Attività produttive e Agricoltura beneficeranno di uno stanziamento superiore a quello iscritto nella legge di Stabilità del 2016. Così, alle attività produttive sono assegnati 58,5 milioni, stanziamento al quale si affiancano, peraltro, 17 milioni appostati con l’ultima manovra di assestamento dello scorso mese. Non diversamente, incrementano gli stanziamenti per le Risorse agricole, portate a 49 milioni, al netto dei 13 milioni appena stanziati con il citato assestamento di fine 2016.
Pure sul fronte del Lavoro, della Formazione, dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, le cifre indicate nella legge di Stabilità, pari a 75 milioni, segnano un incremento rispetto all’importo corrispondente della legge di Stabilità 2016, con una particolare attenzione al rafforzamento degli ammortizzatori sociali e alle Politiche attive del Lavoro.
Quanto al comparto delle Infrastrutture, dei Lavori pubblici e del Trasporto Pubblico Locale (TPL) – la cosiddetta terza gamba del welfare -, esso beneficerà di risorse per oltre 380 milioni di euro, destinati ai contratti relativi al Trasporto pubblico e a molteplici interventi in ambito edilizio, a cominciare dalla messa a regime della recente Riforma del settore Casa.
Ancora, con questo disegno di legge l’esecutivo non manca di dedicare attenzione alla tutela dell’Ambiente, alla mitigazione del rischio idrogeologico, alla Protezione civile, per un totale di 47,5 milioni di euro, mentre continuerà a garantire anche per il 2017 il sostegno alle famiglie per l’acquisto di carburanti (40 milioni di euro).
Crescono infine le disponibilità per il settore della Cultura, dello Sport e della Solidarietà, anche per effetto del processo di trasferimento delle corrispondenti competenze provinciali attestandosi a circa 60 milioni. Sono inoltre allocate risorse per 5,5 milioni per lo sviluppo dei territori montani.