Calcio, brutto ko interno per il Tolmezzo
TOLMEZZO – UNION PASIANO 0 – 1
GOL: 3’ pt Corazza.
TOLMEZZO: Deril Cristofoli, Rovere (1’st Davide Fabris), Faleschini, Scarsini, Muffato, Iuri, Stefano Fabris (14’ st Nait), Paolucci, De Crescenzo Gregorutti, Micelli (21’ st Gabriele Cristofoli). A disposiz.: Pelli, Capellari, Cisotti, Cadò. All. G. Mascia.
UNION PASIANO: Moras, Bara, Ferrara, Carolo, Guernier, Rosolen, Ortolan, Pase, Grotto (31’st Perlin), Corazza, Montagner (34’ pt Lorenzon, 14’ st Pezzuto). A disposiz.: Zanchetta, Faloppa, Derj, Trevisiol. All. F. Martin Giulio.
ARBITRO: Menichetti di Perugia (assistenti: Sirbu di Udine e Zampieri Basso Friuli).
NOTE: ammoniti Ortolan, Rovere, Bara, Muffato, Rosolen, Carolo e Pezzuto.
TOLMEZZO. Niente da fare, non arriva nemmeno alla settima giornata la tanto sospirata prima vittoria casalinga. A far festa al “Fratelli Ermano”, stavolta, è l’Union Pasiano, matricola terribile che si conferma la grande rivelazione di questo scorcio iniziale di stagione, assestandosi a soli 3 punti dal secondo posto. Una squadra senza nomi di grido, ma che sa stare bene in campo e sfrutta al massimo le capacità dei singoli. Non ruba niente, insomma, la formazione pordenonese, piuttosto siamo noi a doverci guardare dentro e farci almeno un paio di domande. Nell’ordine: perché prendiamo sempre gol nei primi minuti? Perché gestiamo palla per lunghi tratti senza riuscire però a procurarci occasioni per segnare? Due domande alle quali proviamo a dare delle risposte. I gol ad inizio gara potrebbero spiegarsi con il fatto che non entriamo subito in partita e approcciamo il match senza la giusta e necessaria “cattiveria”. Il gol preso contro l’Union (così come quello subito sette giorni fa a Torviscosa) possono essere considerati casuali nella dinamica ma nascono da situazioni precedenti: domenica scorsa, per esempio, non siamo riusciti a leggere una situazione di inferiorità numerica sulla fascia dalla quale è partito poi il tiro cross che ha ingannato Deril Cristofoli. Oggi, abbiamo perso palla in ripartenza, costringendo i difensori a far fallo al limite dell’area. Poi, come detto, entra in campo la sfortuna, perché senza la deviazione in barriera di De Crescenzo quella palla sarebbe stata controllata da Deril Cristofoli, messo fuori causa, invece, dal tocco del compagno. Era il terzo minuto e di tempo per recuperare ce n’era. E difatti abbiamo cominciato a giocare, a girare palla partendo da dietro, ma lo abbiamo fatto con poca rapidità e soprattutto con troppi errori in fase di tocco. Loro non facevano le barricate, ma per superare l’attenta disposizione a protezione di tutte le zone del campo, avremmo dovuto insomma essere più veloci e più precisi. Oppure usare le corsie laterali, dove però sia Micelli che Stefano Fabris non hanno mai dato l’impressione di potersi accendere. Così come era difficile sfondare nel mezzo, dove Scarsini e Paolucci non hanno mai trovato la giocata decisiva. Eppure, quelle rare volte che siamo riusciti a giocare palla nei piedi, cercando le combinazioni, qualcosa lo abbiamo creato: con Paolucci (servito al limite dopo un buon fraseggio) il cui tiro è terminato a lato. Con Stefano Fabris, liberato sul lato destro dell’area del nostro fronte offensivo da un bell’uno-due tra Gregorutti e De Crescenzo. E infine con lo stesso De Crescenzo, invitato alla conclusione da una bella intuizione di Gregorutti. Giocate semplici ed efficaci alle quali, purtroppo è mancato il dono della precisione; e della continuità, perché nella ripresa non ne abbiamo più fatte. Anzi, a ben guardare nei secondi 45 minuti, le occasioni migliori le hanno avute loro: la traversa di Carolo (da azione d’angolo) e quella di Rosolen a metà frazione ci hanno fatto tremare, così come qualche mischia sbrogliata nella nostra area, qualche loro ripartenza che non si è concretizzata e la grandissima parata di Deril Cristofoli sulla punizione di Corazza 9’ dopo la pausa. Noi abbiamo provato, negli ultimi 20’ addirittura con un 4 – 2 – 4, ma aldilà di una tiro di Gregorutti bloccato da Moras e di una mezza occasione che Stefano Fabris (timido nell’attaccare la palla dentro l’area) non abbiamo creato grossi pericoli. Vincere ci avrebbe fatto comodo, perché ora ci attende un ciclo terribile che prevede la trasferta a Chions, il doppio impegno casalingo con Lumignacco e Kras e poi il viaggio a Carlino. Con le grandi squadre, stimoli e voglia di far bene non dovrebbero mancare. Ma diamoci una mossa, ragazzi, la classifica inizia a destare un po’ di preoccupazione.
(di Massimo Di Centa, dal sito del Tolmezzo Calcio)
GIANLUCA MASCIA
DAVIDE GREGORUTTI
STEFANO DE CRESCENZO
Notizie decisamente più positive per la Gemonese, che vince 2-0 a Gradisca con l’ISM grazie alla punizione di Kalin (sfiorata da Cargnelutti) alla mezz’ora del primo tempo ed il sigillo allo scadere con un’inzuccata di Venturini.
La squadra di Fabio Pittilino, che resta imbattuta in stagione, è ora quinta in classifica.