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Calcio, Thomas Martini dalla Carnia al Milan e alla Nazionale

di MASSIMO DI CENTA

Chissà se quella favola che sta vivendo Thomas Martini avrà un lieto fine? Il ragazzo tolmezzino, classe 2009, è infatti approdato nella formazione Under 15 del Milan e si sta facendo onore: dopo la convocazione per uno stage della Nazionale di categoria, svoltosi nei giorni scorsi a Novara, domenica scorsa, nell’incontro di campionato vinto contro il Monza, ha aperto le marcature con una conclusione da fuori.
I primi contatti col pallone Thomas li ha avuti nella formazione dei “Piccoli Amici” del Tolmezzo, prima di passare ai Pulcini dell’Ancona e da lì alle giovanili dell’Udinese, dove è rimasto per cinque anni prima dell’approdo in rossonero nell’agosto scorso. In realtà, sembrava destinato all’Atalanta, poi c’è stato l’inserimento del Milan, con Angelo Carbone (ex giocatore alla corte del Diavolo e poi responsabile del settore giovanile) che tramite le referenze dei suoi osservatori è riuscito ad accaparrarsi il ragazzo. 

Mezzala di stampo classico, fisico del ruolo (61 kg distribuiti in 175 centimetri di altezza), Martini vive nel convitto della società in zona San Siro e disputa allenamenti e gare ufficiali nel centro sportivo di Vismara. 

Papà Alessandro, ex giocatore nel Campionato Carnico con le maglie di Real e Cavazzo, racconta dei primi momenti vissuti con qualche difficoltà da Thomas a causa del distacco dalla famiglia, ma conferma che con il passare dei giorni le cose stanno andando per il meglio. La promessa carnica frequenta il primo anno in un Istituto Commerciale (anche se a detta del genitore non ha molta passione per i libri…) e assieme ai compagni di squadra, presenti con lui nel convitto, ha la possibilità di uscire due volte alla settimana. Vista la giovane età, papà Alessandro e mamma Barbara vanno a trovarlo di tanto in tanto, compatibilmente con le rispettive esigenze lavorative.
Per Alessandro, interista doc, vedere il figlio con la maglia del Milan avrà fatto un certo effetto, ma con molto realismo dice giustamente:
«Certi treni passano una sola volta e non ha importanza di che colore siano».