Cane rinchiuso da ore in un’auto, agonizzante per il troppo caldo, salvato da un poliziotto che sfonda il vetro
Ieri verso le ore 12, la Sala Operativa della Questura di Udine ha inviato una Volante in una via cittadina dove alcuni passanti segnalavano la presenza di un cane, agonizzante per il troppo caldo, rinchiuso all’interno di un veicolo parcheggiato lì da alcune ore. A quanto pare si tratta dello stesso cane vittima di un episodio analogo domenica a Lignano Sabbiadoro.
Giunti immediatamente sul posto gli agenti hanno subito percepito la gravità della situazione, trovando effettivamente un suv, con targa britannica, all’interno del quale giaceva ormai esausto un “dogo argentino” , con i finestrini dell’auto completamenti chiusi, senza alcun ricircolo d’aria.
Il vano bagagli era stato dal proprietario adibito ad una cuccia improvvisata, con alcune coperte e cuscini, crocchette ma senza acqua, e il cane, una femmina di nome Linda di circa 32 kg di peso, all’arrivo dei poliziotti si trovava disteso, ansimante, a metà tra il vano anteriore e quello posteriore dell’abitacolo, con il capo piegato ed in evidente stato di sofferenza, non rispondendo più ad alcun tipo di sollecitazione.
Stante la gravità delle condizioni dell’animale, uno degli agenti, con un calcio, ha infranto il vetro anteriore sinistro del veicolo, che veniva così aperto: dall’abitacolo è fuoriuscita aria torrida, ed il cane, sfinito, non reagiva, nemmeno alla fragorosa effrazione. Sollevato di peso, portato all’ombra e bagnato ed abbeverato, lentamente incominciava a riprendersi, fino all’arrivo di un veterinario al quale veniva affidato per le cure del caso.
Poco dopo giungeva sul posto il proprietario di auto ed animale, un cittadino rumeno residente in Inghilterra, che, sentiti alcuni testimoni ed in seguito agli accertamenti esperiti, veniva poi deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di maltrattamento di animali previsto dall’art. 544-ter del Codice Penale. Sottoposti a sequestro il veicolo ed il cane, ora affidato al personale veterinario dell’azienda sanitaria per il prosieguo delle cure.