Caro Energia, Bearzi (B.eng): “Combattere le lobby degli extraprofitti”
“Stiamo rischiando che il ‘gioiello Italia’ si rompa: oltre alle chiacchiere dei partiti, vedo solo soluzioni insufficienti”. Giovannino Bearzi, fondatore di B.eng, attiva a Tolmezzo nella produzione di fanaleria per auto di lusso, si unisce al coro di industriali alle prese con quella che lui stesso definisce come una “fase storica drammatica”.
“Ho 70 anni – continua – ma una serie di difficoltà come quelle odierne, per famiglie e imprese, non la ricordo”. Quello di B.eng è un comparto automotive di lusso e di nicchia che non dovrebbe temere la concorrenza asiatica, eppure il caro energia e l’instabilità politica fanno paura.
“Per il momento i nostri costi sono aumentati del 40%, presto arriveremo al 50% – afferma Bearzi – perché i centri di produzione e gli apparati informatici richiedono molta energia. Soluzioni? Non voglio ribaltare la crisi sui clienti. Siamo in Europa? Serve un ragionamento europeo: combattere le lobby che hanno extraprofitti. Lo Stato deve redistribuire”.
GRUPPO PITTINI
A Potenza, in Basilicata – anche a causa dell’aumento del costo dell’energia – slitta di cinque giorni il riavvio dell’impianto siderurgico del gruppo Pittini di Osoppo che, dopo la pausa estiva, era previsto per oggi, giovedì 1 settembre. In particolare – secondo quanto si è appreso da fonti sindacali – l’azienda ha deciso il fermo produttivo fino al 5 settembre. I circa 280 lavoratori dell’impianto siderurgico potentino sono stati collocati in cassa integrazione.