Caserma Cantore di Tolmezzo, il sindaco a Roma per trattare la sua riqualificazione
C’è un’intesa sul percorso per la valorizzazione delle Caserme Cantore di Tolmezzo e Francescatto di Cividale del Friuli. L’assessore regionale alle Infrastrutture e al Territorio del Friuli Venezia Giulia Mariagrazia Santoro, assieme ai sindaci di Cividale del Friuli Stefano Balloch e di Tolmezzo Francesco Brollo, ha incontrato mercoledì a Roma, nella sede del Ministero della Difesa, il direttore della task force per la Valorizzazione e dismissione degli immobili militari, il generale Antonio Caporotundo.
“A fronte del percorso generale e nazionale di razionalizzazione della Difesa, oggi siamo riusciti a invertire un fenomeno che nel passato ha portato al degrado di moltissimo patrimonio pubblico rappresentato dalle caserme abbandonate nella nostra regione”, ha spiegato Santoro al termine dell’incontro.
“Da parte nostra, assieme ai Comuni, è stata ribadita la necessità di accompagnare qualunque percorso di razionalizzazione della presenza a un contestuale progetto di riqualificazione e passaggio di proprietà delle caserme ai Comuni, che impedisca di lasciare all’interno dei centri abitati spazi vuoti e ampie aree inutilizzate così importanti e vitali per queste due città”, ha aggiunto l’assessore.
“Da parte del Ministero abbiamo vista accolta questa richiesta – ha reso noto Santoro – e avvieremo con i Comuni immediatamente il percorso che vedrà da un lato la Commissione Paritetica coinvolta per il passaggio dei beni e, dall’altro, la Regione e le Amministrazioni di Cividale del Friuli e Tolmezzo assieme, per il progetto di immediata valorizzazione e impiego di questi beni”.
Da parte dei sindaci è stata espressa soddisfazione per l’accoglimento dell’istanza territoriale volta a consentire una continuità di utilizzo di queste aree senza creare situazioni di abbandono o mancato presidio.
Il sindaco Brollo su Facebook ha espresso anche il suo progetto: “Io nell’ordine ci vorrei fare: salone concerti e conferenze a Palazzo Linussio, ci vorrei fare una sede ampia per il museo carnico, che è una chicca europea; ci vorrei aprire degli spazi di coworking, ci vorrei fare delle officine urbane di trasferimento tecnologico, per dare una mano ad artigiani e piccole aziende del nostro territorio che non hanno strumenti per fare ricerca da soli; ci vorrei fare un altro museo sulla storia degli alpini in Carnia; ci vorrei fare housing sociale visto che nel nostro comune sono 54 le famiglie che ricevono sussidi per gli affitti. Questo è ciò che vorrei fare io, ma siamo aperti alle idee. Se pensiamo a cosa fare e non a cosa non fare vinciamo la scommessa col futuro”.
Parallelamente è stato affrontato anche il tema degli alloggi militari presenti in Friuli Venezia Giulia (1.157 in tutto), con la disponibilità da parte del Ministero in tempi brevi alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa per la permuta e l’utilizzo da parte della Regione di una parte consistente degli stessi al fine di destinarli all’Edilizia residenziale pubblica e dare risposta alle richieste abitative.