Catturato in Germania un rumeno già residente a Majano
Oggi il latitante Ion Petre, 39 enne rumeno, pregiudicato, con 24 “alias”, è stato catturato nella cittadina tedesca di Amburgo all’esito di un indagine coordinata dal Procuratore Aggiunto Raffaele Tito e diretta dal Sostituto Procuratore Marco Panzeri della Procura della Repubblica di Udine, nonché condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Udine.
A carico di Petre, già residente a Majano, la Procura della Repubblica friulana aveva emesso il provvedimento restrittivo dovendo il deve espiare una pena definitiva di 5 anni e tre mesi di reclusione poiché riconosciuto colpevole del reato di violenza sessuale aggravata, commessa a Udine il 14 ottobre 2011 ed in ordine alla quale era stato definitivamente condannato.
Petre risulta essere coimputato con il suo connazionale Dragus Mugurel Minoiu, recentemente tratto in arresto nell’hinterland udinese sempre da personale del Nucleo Investigativo Carabinieri di Udine dovendo quest’ultimo espiare la pena definitiva di 6 anni e 6 mesi di reclusione essendogli state rubricate, oltre alla violenza sessuale, anche lesioni alla vittima del reato in questione.
In ragione del provvedimento a proprio carico, Petre si era reso irreperibile dal mese di febbraio scorso abbandonando il territorio nazionale e per tale ragione la Procura della Repubblica di Udine, presso cui sono stati attivati specifici gruppi di lavoro composti da operatori giudiziari ed appartenenti alle FF.PP. al fine di potenziare i risultati investigativi nello specifico settore della cattura dei latitanti, aveva attivato immediate ricerche determinando l’emissione di Mandato d’Arresto Europeo e delegandone l’esecuzione a Nucleo Investigativo Carabinieri udinese.
Le indagini, volte a localizzare Petre, sono state svolte sotto la costante direzione dell’Autorità Giudiziaria friulana e con il coordinamento/supporto strategico dei Servizi Interpol e S.I.RE.N.E. del Ministero dell’Interno nonché del Centro di Cooperazione di Polizia di Thorl Maglern (Austria), dell’Ufficio della Bundes Kriminal Polizei di Vienna (essendo stato localizzato dapprima proprio nella capitale austriaca) e successivamente del Bundeskriminalamt (BKA) – Ufficio Federale della Polizia Criminale di Amburgo (Germania) che lo ha catturato.