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Celebrati a Villa Santina i 60 anni della Pattuglia acrobatica nazionale

Quello di volare è stato un sogno cullato dagli uomini fin dagli inizi della storia; un sogno che è diventato realtà e che nei cieli del Friuli Venezia Giulia si concretizza con le figure disegnate dai piloti della Pattuglia acrobatica nazionale (Pan), da 60 anni con base a Rivolto. Le Frecce Tricolori sono dunque motivo d’orgoglio per tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia, perché sono figlie di una lunga tradizione del volo di questa terra: sono eredi dei pionieri dell’acrobazia aerea degli Anni ’20 e delle formazioni acrobatiche degli Anni ’50, che hanno portato a esperienze di livello nazionale e internazionale. Quando volano hanno il potere di restituire alle persone l’entusiasmo di quando erano bambine e di emozionare facendo rimanere a guardare il cielo per sognare di volare assieme a loro tra le nuvole.

È questo in sintesi, il messaggio lanciato dall’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli nel corso dell’evento organizzato a Villa Santina in collaborazione con l’Associazione Aeronautici del Malignani dai Comuni del Parco intercomunale delle Colline Carniche (Enemonzo, Lauco, Raveo e Villa Santina), per celebrare i 60 anni di fondazione della Pan e la storia del volo in Friuli Venezia Giulia.

L’iniziativa, inserita nell’ambito di “A tutto Parco” e che ha accompagnato una mostra fotografica dedicata alla storia della presenza del volo in Carnia, ha permesso di mettere in risalto le doti che i piloti in generale e in particolare quelli che volano con la Pattuglia acrobatica nazionale, rappresentata dal suo comandante, debbono possedere, assieme alle capacità trasmesse dall’alta formazione e al costante addestramento, per poter svolgere manovre ed eseguire figure aeree solo apparentemente facili.

In realtà, ‘volare in coro’, come recita uno degli slogan più amati delle Frecce Tricolori, spostandosi assieme con manovre al limite della perfezione, senza alcuna sbavatura che potrebbe inficiare l’esibizione e mettere a rischio i piloti, significa saper essere rispettosi di un preciso modello di disciplina, essersi impegnati a fondo nello studio delle dinamiche del volo e anche saper superare la fatica derivante dalle sollecitazioni subite dal corpo durante il volo. In sintesi, dimostra la grande tenacia e un alto attaccamento al senso del dovere. “Caratteristiche che, unitamente al coraggio necessario per superare i momenti difficili, si riconoscono anche nelle genti del Friuli Venezia Giulia, le quali anche per questo sono vicine da decenni, con passione e amore, alle Frecce Tricolori, con le quali hanno un legame saldo, sincero e leale”, ha affermato Barbara Zilli.

L’esponente della Giunta Fedriga ha concluso spiegando che il percorso della Pan e della storia del volo in Friuli Venezia Giulia è favorito e stimolato dall’alta formazione scolastica garantita da decenni dall’Istituto Arturo Malignani di Udine, rivolta ai giovani desiderosi di avvicinarsi alle tecniche aeronautiche. “Da una scuola d’alta formazione come il Malignani e dalle Frecce Tricolori, la comunità regionale non può quindi che trarre un senso di fiducia nella capacità di saper affrontare le sfide del domani”, ha concluso l’assessore.

La serata è stata aperta da un omaggio canoro del Gruppo Corale e Folkloristico “Sot la Nape” ed è proseguita con gli interventi del Prof. Andrea Carletti (Dirigente Soclastico dell’I.S.I.S. Malignani), del Generale Gianni Candotti (Comandante della Squadra Aerea), del Colonnello Marco Bertoli (Comandante del 2° Stormo) e del Tenente Colonnello Gaetano Farina (Comandante delle Frecce Tricolori), che hanno trasmesso, ad una sala gremita, i valori fondamentali della Pattuglia Acrobatica e, più in generale, di tutto il Corpo dell’Aeronautica Militare, primo fra tutti, quello “Spirito di Squadra” che, da sempre, contraddistingue la nostra regione: moderatore della serata e organizzatore della Mostra Fotografica sulla storia dell’aviazione, intitolata “I Cacciatori di Santa Caterina”, lo Storico Aeronautico Roberto Bassi. Ovviamente presente anche il sindaco Domenico Giatti.
In chiusura un piacevole “fuori onda”, l’intervento telefonico in diretta di Enzo Cainero, storico “patron” delle tappe friulane del Giro d’Italia, che ha voluto testimoniare il suo forte legame con tutto il gruppo “degli amici delle Frecce Tricolori”.