Celebrati i 35 anni della Casa per l’Europa di Gemona
“Il convegno di oggi traccia un bilancio importante e apre una riflessione sul futuro della stessa Unione europea improntato all’urgenza di ridare centralità ai temi fondamentali dei padri costituenti. Oggi abbiamo il compito di rileggere gli scritti dei fondatori dell’Unione europea, i cui valori rischiano altrimenti di essere traditi”.
Lo ha detto l’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli intervenendo stamattina a Gemona del Friuli al convegno per la celebrazione dei 35 anni di fondazione della Casa per l’Europa.
“Il principio “uniti nella diversità” è ancora forte e valido, a patto di ricordare anche che rispettare le diversità è altrettanto fondamentale per evitare criticità, come hanno dimostrato le recenti proteste degli agricoltori – ha aggiunto Zilli -. L’attuazione delle norme europee deve tener conto di queste realtà. L’Europa oggi è un cantiere a cielo aperto, in continua costruzione: affinché le opere che si vogliono realizzare siano durature nel tempo l’Unione europea deve però ritrovare fondamento nelle sue radici e tra queste radici vi è sicuramente la matrice cristiana”. Zilli ha quindi concluso affermando che “l’Europa in crisi deve sforzarsi di trovare le politiche corrette per garantire benessere ai propri cittadini”.
Il convegno ha voluto ripercorrere l’attività e la presenza dell’associazione nel segno dei valori costituenti dell’Unione europea e ha visto la partecipazione di Ivo Del Negro, attuale presidente della Casa per l’Europa, del sindaco Roberto Revelant, di Claudio Sandruvi, primo presidente della Casa per l’Europa, e dei soci fondatori Paolo Braida, Diego Carpenedo e Renato Damiani.