Celebrato a Venzone San Giovanni Gualberto, patrono dei forestali d’Italia
“E’ necessario dotare il Corpo forestale regionale (Cfr) di una norma organica, oggi mancante a causa dell’attuale normativa frammentata, per dare chiarezza sui compiti e sui ruoli e poter conservare quell’identità speciale che da sempre caratterizza il Cfr”.
Lo ha detto l’assessore alle Risorse agroalimentari e Forestali del Friuli Venezia Giulia, Stefano Zannier, a Venzone, in occasione della celebrazione del patrono dei forestali d’Italia, San Giovanni Gualberto, che si inserisce nelle manifestazioni per i 50 anni dalla fondazione del Corpo forestale regionale.
“E’ indispensabile – ha detto Zannier – ricostituire a livello normativo un inquadramento del Cfr al pari di qualsiasi altro Corpo per superare anche alcune difficoltà nelle gestioni quotidiane”.
Secondo Zannier, il Corpo forestale regionale, che oggi è una struttura interna dell’Amministrazione regionale, non ha una vera e propria identità.
L’esponente della Giunta Fedriga, nel tracciare un bilancio positivo dell’attività del Cfr, ha voluto ringraziare il personale della forestale per il proprio impegno, in particolare quello profuso per le operazioni di collaborazione nel soccorso e successivamente per il monitoraggio e il controllo dei danni causati alla montagna friulana dal maltempo dello scorso ottobre. “Un importante sforzo – ha evidenziato Zannier – che ha messo in evidenza un’azione tempestiva, puntuale e riconosciuta in modo unanime”.
“Fra le sfide che ci attendono – ha proseguito l‘assessore del Fvg – vi è anche quella di mantenere quello spirito che da 50 anni caratterizza il Corpo forestale; per farlo è necessario favorire il ricambio generazionale attraverso l’implementazione della dotazione organica per dare continuità professionale ma anche storica fra le nuove leve e chi opera da anni nel Corpo forestale”.
Dopo la Santa messa nel duomo di Venzone le celebrazioni sono proseguite nel salone consiliare del municipio, con i saluti istituzionali e la relazione annuale, curata da Adolfo Faidiga, comandante del Cfr, sulle attività svolte da un Corpo forestale imperniato su 4 ispettorati forestali e 27 stazioni forestali in cui operano nel complesso 286 unità.
Fra i compiti rientrano quelli di vigilanza, che nel 2018 si sono tradotti in 45.000 servizi di vigilanza ambientale, consentendo di effettuare oltre 38.000 controlli. Gli illeciti penali sono stati 282, mentre 113 sono stati quelli amministrativi.
I controlli in ambito venatorio sono stati circa 4000, mentre in materia di vigilanza di flora spontanea, funghi e fauna minore si sono registrati 2200 servizi con 2745 controlli, 144 sanzioni amministrative e 107 i sequestri. Quanto al settore forestale (vincolo idrogeologico e utilizzazioni boschive), i controlli sono stati oltre 2000 ed hanno permesso di rilevare 3 illeciti penali e 129 amministrativi.
Nel 2018, il personale del Cfr è stato impegnato anche nelle operazioni di estinzione degli incendi boschivi per complessive 878 ore. Un’altra attività a cui il Cfr si è dedicato ha riguardato l’educazione ambientale con oltre 400 servizi rivolti, in particolare, ai bambini e ai ragazzi delle scuole. Fra le ulteriori attività anche quella della vigilanza nelle aree a maggior tutela naturalistica della regione, con circa 3000 servizi dedicati e oltre 2000 controlli.
Il segretario regionale del Pd Fvg Cristiano Shaurli, già assessore regionale all’Agricoltura, afferma: “E’ sempre più rilevante il ruolo dei forestali regionali del Fvg per un rapporto più consapevole tra uomo e natura, per la corretta gestione dei beni naturali e per la tutela di un patrimonio fragile ma importante. Il nostro Corpo forestale regionale, nel giorno del patrono San Giovanni Gualberto, vive un momento di festa e soprattutto di riflessione, svincolato da ipoteche di parte e orgoglioso di essere uno dei simboli dell’Autonomia regionale”.
“La soddisfazione per essere riusciti a mantenere il nostro Corpo regionale – continua Shaurli – si somma a quella di essere riusciti ad assumere 17 nuove guardie forestali, giovani ed altamente preparate che arricchiscono l’esperienza, lo spirito di corpo e di servizio che ha sempre contraddistinto il nostro personale forestale. Se impiegati nei compiti che sono loro propri, i forestali regionali sono figure sempre più essenziali per la gestione sostenibile della nostra flora e fauna e per la tutela ambientale nel suo complesso. Negli anni hanno saputo essere molto più che meri controllori o irrogatori di sanzioni e – conclude il segretario dem – crescendo di competenza e professionalità sono diventati punto di riferimento e sostegno per moltissimi operatori, dall’agricoltura alla scuola alla protezione ambientale”.