Centrali di cogenerazione, Legambiente scrive al ministro Cingolani
Una lettera al ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, è stata inviata ieri dal presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani e dal presidente di Legambiente FVG Sandro Cargnelutti, per chiedergli di intervenire urgentemente presso la Regione FVG perché non autorizzi il quarto ed ultimo progetto SIOT di cogenerazione ad alto rendimento da realizzare nei comuni di Paluzza e Cercivento.
Secondo Legambiente, “tale progetto, se realizzato, produrrebbe importanti impatti negativi sia sul piano ambientale che energetico e di salute pubblica con esclusivi vantaggi economici e finanziari per la SIOT ai quali si sommerebbero quelli derivanti dall’esercizio degli altri tre impianti già autorizzati nei comuni di S. Dorligo, Reana del Roiale e Cavazzo Carnico per svariati milioni di euro all’anno”.
Legambiente ha chiesto l’intervento del ministro Cingolani conscia del fatto “che l’impatto cumulativo dei quattro impianti sarebbe enormemente negativo comportando il consumo di circa 56 milioni aggiuntivi di mc di metano in regione, pari a circa il 6,5% dei consumi regionali delle utenze domestiche, degli enti pubblici e delle piccole medie imprese proprio in un momento in cui viene chiesto alla nazione di ridurre i consumi di gas per limitare la dipendenza dagli esportatori esteri, per non dire delle centinaia di migliaia di tonnellate di CO2, di CO e di NOx che verrebbero emesse in località già abbondantemente provate dal punto di vista ambientale”.
Ma la richiesta di intervento del ministro, spiega sempre l’associazione ambientalista, “è motivata innanzitutto dal fatto che il vantaggio energetico dichiarato da SIOT nel trasformare i quattro impianti da elettrici a gas naturale non è rinvenibile nei progetti presentati, vantaggio la cui dimostrazione la Regione non si è preoccupata di richiedere o di far dimostrare”.
“SIOT deve fornire prima dell’approvazione del progetto di Paluzza/Cercivento tutti i dati energetici e tecnico-qualitativi mancanti atti a dimostrare l’effettivo risparmio di energia e la mancanza di impatti ambientali peggiorativi delle situazioni attuali che si protraggono ormai da 55 anni senza nessun ristoro per le comunità locali”, ha affermato Ciafani, mentre Cargnelutti ha sottolineato che “Legambiente offrirà il proprio contributo tecnico alle amministrazioni che volessero proporre ricorsi contro i provvedimenti già assunti, rilanciando alla Regione la richiesta di convocare immediatamente il tavolo di confronto tra portatori di interesse e SIOT, al quale si è impegnata già a fine luglio”.