Centrali di cogenerazione, tavolo tecnico tra Siot, Regione e Comuni
“Nell’attuale contesto geopolitico è fondamentale che le istituzioni si confrontino in maniera costruttiva, nel rispetto delle singole competenze, con le imprese del comparto energetico per valutare e definire strategie che, oltre a garantire l’approvvigionamento di queste fondamentali materie prime, assicurino ricadute economiche e sociali positive per il territorio. È proprio questo l’obiettivo del Tavolo tecnico che la Regione ha proposto oggi di istituire assieme ai Comuni interessati dai progetti di realizzazione di centrali di cogenerazione da fonti fossili nelle stazioni di pompaggio dell’Oleodotto transalpino della Siot-Tal e l’azienda”.
Lo ha confermato l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro al termine di un incontro in videoconferenza al quale hanno partecipato i sindaci di San Dorligo della Valle-Dolina Sandy Klun, di Paluzza Massimo Mentil, di Cercivento Valter Fracas, di Cavazzo Carnico Gianni Borghi e di Reana del Rojale Emiliano Canciani, il presidente della Siot Alessio Lilli e i tecnici della Direzione regionale all’Ambiente. La riunione si è concentrata in particolare sugli effetti per l’ambiente derivanti dai progetti in fase di sviluppo da parte di Siot sia per quanto concerne l’ambiente sia la salute e il benessere dei cittadini.
Scoccimarro ha evidenziato che “per quanto la normativa vigente in ambito ambientale attribuisca la maggior parte delle competenze allo Stato, la Regione ha da tempo avviato una un confronto con l’azienda per ottenere risposte alle giuste istanze provenienti dal territorio per voce dei sindaci, dapprima per la mitigazione degli odori sviluppatisi nell’area triestina a ridosso dei depositi di greggio, ora per i progetti di sviluppo dei cogeneratori”.
MORETUZZO «Un incontro convocato in videoconferenza e rivolto esclusivamente ad alcuni amministratori locali non è il modo corretto di interpretare il mandato che il Consiglio ha dato alla Giunta regionale per affrontare un tema di interesse assolutamente prioritario».
Questo il commento del capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo, a margine dell’incontro odierno, svolto da remoto, sui progetti regionali in fase di sviluppo per la costruzione di centrali di cogenerazione da fonti fossili nelle stazioni di pompaggio dell’oleodotto transalpino di Siot. Per Moretuzzo «non rappresenta un bell’inizio del percorso chiesto dal Consiglio regionale con l’ordine del giorno collegato alla legge di assestamento 2022 e approvato all’unanimità lo scorso mese di luglio». «Perché non convocare subito anche gli altri portatori di interesse? Perché non coinvolgere in un dibattito pubblico, trasparente e partecipato anche soggetti tecnici come l’Agenzia per l’energia e il Comitato dei cittadini che ha mobilitato negli ultimi mesi centinaia di persone?».
Il consigliere regionale, in merito alle dichiarazioni rilasciate dall’Assessore regionale all’Ambiente a conclusione dell’incontro, aggiunge: «Inquietano non poco le parole dell’Assessore Scoccimarro che parla di “ricadute economiche e sociali per il territorio”, dando per scontata la realizzazione degli impianti senza tenere in considerazione i pesanti impatti ambientali che i report dell’Ape hanno messo in evidenza e il fatto che con questo tipo di impianti il consumo di energia da fonti fossili è destinato ad aumentare, in palese contraddizione con l’obiettivo della neutralità carbonica che la Giunta ha detto di voler raggiungere entro il 2045. Ci aspettiamo quindi di avere finalmente risposte esaustive da parte dell’Assessore, soprattutto rispetto alla volontà di ascoltare davvero il territorio e i soggetti tecnici che hanno espresso tutte le perplessità sul progetto di SIOT e sull’iter amministrativo che lo sta accompagnando», conclude il capogruppo del Patto per l’Autonomia, annunciando il deposito di una interrogazione sul tema per il question time calendarizzato per la prossima seduta d’Aula di giovedì.