CIC, i “salva botteghe” della Carnia riaprono anche l’alimentari di Tolmezzo
Sabato a Tolmezzo, in centro storico, ha riaperto i battenti lo storico alimentari “Nadali”, chiuso per alcune settimane dopo la decisione degli anziani titolari di cessare la propria attività, ed ora di nuovo a disposizione della clientela tolmezzina grazie alla CIC, la Cooperativa Indotto Carnia di Stefano Adami, già soprannominato in Carnia “il salva botteghe”, protagonista delle riaperture di piccoli spacci paesani a Lauco, Liariis di Ovaro, Enemonzo, Cavazzo Carnico.
La CIC è una realtà nata nel 1987 a Villa Santina per la produzione di collettori per scambiatori di calore che conta in tutto 30 dipendenti, dal 2000 inseritasi anche nel commercio alimentare al dettaglio. A guidarla appunto Stefano Adami, 44 anni. Prima il salvataggio di uno mini-market ad Enemonzo che era prossimo a chiudere i battenti, poi il bis a Lauco nel 2015, stessa situazione; adesso altre due attività prossime ad essere rilevate, a Liariis di Ovaro dove lo spaccio locale era chiuso da tempo, e a Cavazzo Carnico, dove da tempo si cercava una nuova gestione. Il tutto con conseguente sospiro di sollievo da parte dei residenti più anziani e dei loro amministratori. La chiave vincente è quella di puntare all’acquisto di merce di buon prezzo e di marca, offerte mirate e multiservizi dedicati alla clientela, dal wi-fi alla spesa a domicilio, dal fax al pagamento delle bollette fino ad arrivare alle bombole del gas. Un ritorno insomma ai piccoli empori di un tempo. Inoltre dal 2 giugno gestisce il ristorante della Polse di Côugnes a Zuglio.
“Sabato è stata la giornata dell’orgoglio – ha commentato su Facebook il sindaco di Tolmezzo, Francesco Brollo – per l’inaugurazione del negozio di alimentari che la Cooperativa Indotto Carnia ha aperto in centro a Tolmezzo e per i 40 anni di Lavorazione Legnami, azienda leader in Italia nella produzione di cassette in legno per vini. Questa terra ha persone e capacità che nemmeno si immagina, esempi positivi in grado di fare da traino”.
I 40 ANNI DELLA LAVORAZIONE LEGNAMI
Non molti sanno che marchi prestigiosi e di rilevanza internazionale come Frescobaldi, Antinori, Moet & Chandon, Eataly e Sassicaia si riforniscono per le loro cassette di vini dalla Lavorazione Legnami di Tolmezzo, azienda che proprio sabato ha festeggiato i suoi 40 anni di vita. Fondata negli anni ‘60 da Severino Chiaruttini, Lavorazione Legnami nacque ufficialmente nel 1976, quando il proprietario, insieme al genero Adriano Ianich, decise di investire nella logistica e nella fornitura di bancali alle grandi aziende, Burgo in primis. L’intuizione giusta, ovvero la diversificazione con un investimento nel mondo del beverage e del vino in particolare, arrivò proprio nel momento di maggiore crisi, quando il cliente più importante decise di affidarsi ad un altro fornitore, e l’azienda era prossima ad essere affidata alla terza generazione, quella di Andrea e Michele Ianich. Sagacia imprenditoriale e l’ispirazione di seguire quello che ormai è un concetto scontato, il “made in Italy”, premiò l’azzardo della famiglia che rilevò un’azienda di Crema di produzione di scatole, la Pacchioni, e portò la produzione in Carnia. Da quel giorno di dieci anni fa Lavorazione Legnami ha mietuto un successo dopo l’altro e conta ora 60 dipendenti (dieci assunti nell’ultimo anno), 8 milioni di euro di fatturato, e una crescita a doppia cifra anno dopo anno (nei primi quattro mesi del 2016 +20% sul 2015). L’ex falegnameria ormai detiene il 70% del mercato italiano di cassette e i prodotti, circa 2 su 3 di tutta la produzione italiana, partono alla volta di destinazioni lontane in tutto il mondo.