Ciclabili carniche in balia delle erbacce, Zilli (LN) interroga la Giunta Regionale
“Non è accettabile che per i cicloturisti che arrivino in Carnia e in Alto Friuli il biglietto da visita che offriamo siano piste lasciate alle erbacce o tratti chiusi da transenne”. A dirlo Barbara Zilli (LN) che ha appena presentato una interrogazione alla Giunta Regionale per conoscere i motivi per cui le piste ciclabili carniche non sono interessate da una costante manutenzione e per capire perché gli investimenti per queste piste sono così difficilmente concretizzabili in opere gestite dalla ormai ex Comunità Montana.
Zilli inoltre, sollecita la Giunta a investire il più possibile sugli itinerari ciclabili e a cercare di creare una rete tra quelle facenti parte della ReCIR (Rete delle ciclovie di interesse regionale) e quelle gestite dalle ex Comunità montane. “Esempio lampante è la scarsa manutenzione delle ciclabili in comune di Ovaro: non è possibile che in piena stagione estiva ci siano tratti interdetti alla circolazione o che erbacce e rovi invadano pericolosamente il tracciato.
“Le numerose piste ciclabili presenti nella nostra Regione – dice Zilli – devono diventare il vero punto di attrazione del turismo ecosostenibile, dal momento che rappresentano una risorsa importantissima per tutto il sistema turistico regionale. Lasciarle all’incuria o chiuse per mancanza di manutenzione non dà una bella immagine della montagna, soprattutto considerando che le sollecitazioni a effettuare le manutenzioni e a destinare più risorse a tal fine non hanno avuto ancora nessun esito. “Essendo molto frequentate e rappresentando un punto di forza per il sistema turistico regionale, soprattutto della montagna, è assolutamente indispensabile che la Regione investa seriamente su queste strutture. La ciclovia Alpe Adria, ad esempio, sta portando in Friuli Venezia Giulia moltissimi cicloturisti, che non meritano di pedalare con le erbacce a bordo tracciato.
“In ogni caso si deve fare ancora molto – conclude Zilli -. Investire di più significa implementare info point e punti di assistenza tecnica per le bici, in grado di dare puntuali informazioni al turista sui luoghi da visitare e sui punti di ristoro e pernottamento”.