Ciclismo, al Giro delle Marche prima trionfo su strada per la bujese Asia Zontone
Dalle ruote grasse del fuoristrada alla prima a braccia alzate in una competizione su strada: a Villa Musone di Loreto splendida vittoria di Asia Zontone (Isolmant Premac Vittoria) al Giro delle Marche in Rosa. La ciclista di Buja ha battuto in una volata a due la compagna di fuga Gemma Sernissi dell’Aromitalia Basso Bikes Vaiano.
La seconda frazione del Giro delle Marche in Rosa era abbinata al Trofeo Strade Bianche – Memorial Benito Baldoni proponendo un percorso di 111 chilometri con la novità dello sterrato: 2.000 metri in terra battuta che il gruppo delle 108 ragazze ha superato per ben quattro volte, oltre a un gran premio della montagna nel territorio comunale di Recanati posto sul muro di Contrada Addolorata (Villaggio Fratesca) ripetuto una volta sola a 17 chilometri dall’arrivo.
A movimentare inizialmente la gara i traguardi volanti ad appannaggio per tre volte di Sara Fiorin (Team Gauss). Nell’ultima tornata di 22 chilometri, la conquista del gran premio della montagna ad opera di Gaia Realini della Isolmant Premac Vittoria ha fatto da apripista successivamente all’affondo vincente della compagna di squadra Zontone, che ha battuto in una volata ristretta Sernissi dopo essere scappate via dal gruppo delle migliori a 5 chilometri dal traguardo. A 1’10” il plotone regolato dalla maglia rosa Fidanza al terzo posto e al quarto dalla campionessa italiana juniores Eleonora Ciabocco (Team Di Federico-Ciclismo Insieme), a sua volta tra le migliori nella propria categoria.
“Uno sprint che non mi aspettavo di vincere in quanto non sono molto veloce. Ho sfruttato la scia di Sernissi, sapendo di non avere la possibilità di batterla e non volevo partire lunga in volata. In questo finale di stagione spero di continuare così e di mettermi ancora a disposizione delle altre compagne di squadra, perché è un piacere lavorare per loro; poi testa e gambe verso il ciclocross”. ha dichiarato Asia Zontone, cresciuta nel ciclocross e nella mountain bike con il Jam’s Bike Team Buja, dove è riuscita ad esprimere in maniera fruttifera nel tempo la multidisciplina, tema molto caro all’attuale movimento ciclistico.