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Ciclocross, subito protagonisti i ragazzi della DP66 di Forgaria

A Jesolo si è svolta la prima prova del circuito Selle SMP Master Cross, da sempre uno degli appuntamenti più importanti per la DP66 di Forgaria, era un test in vista degli Europei di ciclocross Pontevedra e arrivava al termine di un mini ritiro della nazionale a cui aveva partecipato, tra gli altri, anche lo junior Ettore Fabbro. Però in questa circostanza a dover essere messe in primo piano sono le prestazioni dei ragazzi delle categorie giovanili, che al 6° GP Città di Jesolo hanno fatto incetta di bei piazzamenti.

Splendida, per esempio, la doppietta tra gli Allievi del 1° anno, firmato da Alessio Borile e Simone Gregori. Borile, come accaduto l’anno scorso, ha preso la testa della corsa sin dalla prima curva, filando senza intoppi fino al traguardo e la sua seconda vittoria stagionale dopo quella di Corridonia. Splendida anche la prestazione di Gregori, che nel finale ha piegato la resistenza di Pietro Bandiziol regalando a Luisa Pontoni un bell’uno-due«Ho voluto subito attaccare per creare un po’ di selezione», ha detto Borile. «Questa stagione è iniziata bene, ma siamo solo all’inizio e ci sono tanti traguardi da inseguire: dalla difesa della maglia del Master Cross alla riconquista di quella del Giro delle Regioni. E poi a gennaio ci sono gli italiani». Nella stessa prova, piazzamento anche per Luca Montagner, ottavo.

Per la DP66 due atlete sul podio anche nella prova delle Allieve, dove Rachele Cafueri si è arresa solo allo sprint alla campionessa italiana Nicole Righetto. Terza piazza per la sua compagna di squadra Ambra Savorgnano. Per Cafueri, sorella minore di Tommaso, si tratta del quarto podio in altrettante apparizioni. «Attendevo il ciclocross con impazienza, perché è la mia specialità preferita», ammette la quindicenne, attuale leader del Giro delle Regioni. «Oggi è stata una bella sfida con Righetto; ci conosciamo da anni e tutte e due abbiamo provato a superarci per tutta la gara».

In crescita anche Ambra Savorgnano, che in questa lunga stagione si è messa in luce sia su strada, che in pista e, ora, nel ciclocross. «Solo un mese fa ero in Sicilia per la rassegna tricolore su pista. Per questo sono contenta della forma che ho già mostrato nel cross, delle mie prestazioni e di quanto mi sto divertendo e imparando».

Oltre ai giovani, sul tracciato lagunare ricavato all’interno del Kartodromo Pista Azzurra sono arrivati anche degli importanti piazzamenti nelle prove internazionali, disputatesi sabato sera in condizioni di scarsa visibilità e sotto violenti acquazzoni. Condizioni che hanno esaltato Ettore Fabbro, che è salito sul terzo gradino del podio nella prova vinta da Mattia Agostinacchio. «Finalmente un tracciato tecnico, un po’ più adatto a me rispetto a quelli sinora affrontati», confessa lo junior friulano, al secondo anno in DP66. «Ho delle aspettative alte per questa stagione, la mia seconda in categoria, ma il livello è molto alto: c’è quindi da incassare con entusiasmo questo risultato e continuare a lavorare». Stesso proposito di Giacomo Serangeli, che a Jesolo ha chiuso quinto.

Nella prova delle Donne Open, Alice Papo ha tentato il tutto per tutto, infiammando la contesa sin dai primi metri; sforzo generoso quello della friulana, che però ha pagato lo sforzo nel finale, chiudendo al quarto posto la gara vinta da Rebecca Gariboldi, risultando comunque essere la prima delle U23. Top 20 anche per Ilaria Tambosco (quinta tra le junior), Martina Montagner (sesta), scivolata mentre stava lottando per un piazzamento sul podio tra le U19 e Giulia Zambelli, ventesima assoluta, che però oggi a Sirone, in Lombardia, si è imposta nel Memorial Samuele Riva.

Nella gara regina degli Open vinta da Mattia Agostinacchio, tra i protagonisti ci sono stati anche il primo anno Stefano Viezzi, capace di chiudere settimo assoluto, terzo tra gli atleti della categoria Under 23, precedendo di una manciata di secondi il suo compagno di squadra Tommaso Cafueri. Quindicesima piazza per il terzo Under 23 della formazione friulana: Tommaso Tabotta.

(in copertina Alessio Borile)