VIDEO – Ciclovia Alpe Adria, consegnati i lavori del tratto Moggio-Venzone
“I lavori per la realizzazione della ciclovia tra Venzone e la stazione di Moggio Udinese sono particolarmente attesi, in quanto permetteranno ai numerosi ciclisti in transito di evitare il passaggio sul vicino tratto di strada statale. Il sistema ciclabile regionale funge da spinta per un turismo che oggi conta molto sulla mobilità lenta. È pertanto fondamentale collegare attraverso opere di viabilità ciclabile le diverse aree territoriali della nostra regione, dalla pedemontana al Collio fino alle località marittime”.
Lo ha sottolineato oggi l’assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio Cristina Amirante in occasione della consegna dei lavori del tratto ciclabile tra Moggio Udinese e Venzone appartenente alla ciclovia Alpe Adria. Superiore a 1,7 milioni di euro lo stanziamento della Regione per l’intervento, che prevede il completamento dell’itinerario che dalla vecchia stazione di Moggio, dove la pista ciclabile attualmente si interrompe, giunge all’abitato di Stazione Carnia.
I lavori dureranno circa otto mesi e interesseranno il recupero del sedime dell’ex ferrovia, dove transiterà la nuova ciclabile, l’illuminazione delle gallerie esistenti e la loro messa in sicurezza con la realizzazione di nuovi parapetti.
“Un grande risultato, dopo 6 anni di lavoro voluto con forza dal governo regionale a guida Fedriga”, afferma il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Mazzolini, presente alla consegna dei lavori . “Un tassello importante per lo sviluppo turistico economico regionale e in particolar modo dell’Alto Friuli e il prossimo passo sarà il famoso tratto Carnia-Tolmezzo. I turisti e i tanti appassionati di bici, quando attraverseranno l’Alpe Adria, rimarranno affascinati dai nostri panorami e saranno invogliati a scoprire tutta la nostra bellissima regione. I numeri di questa stagione non ancora conclusa, dicono che ci sono stati 200.000 passaggi. Avanti quindi con il turismo slow, tanta bici e tante attività nella natura sia estate che inverno. La regione sta sostenendo anche gli investimenti per ricettività da 4 5 stelle con la consapevolezza che con un tassello dopo l’altro, si darà linfa importante allo sviluppo economico regionale”, conclude Mazzolini.
PARTITO DEMOCRATICO «La mobilità sostenibile e il cicloturismo sono stati a lungo trascurati dalla Regione. La lentezza nella realizzazione del tratto Moggio-Venzone lungo l’Alpe Adria Fvg1, più volte annunciata e rimandata, ne è la dimostrazione. Seppure i ritardi non possano essere cancellati, ben venga la consegna dei lavori ma accanto a questo resta ancora molto da fare per implementare la rete ciclabile regionale». Lo affermano i consiglieri regionali Nicola Conficoni e Manuela Celotti (Pd) a margine della consegna dei lavori del tratto Moggio-Carnia-Venzone della ciclovia Alpe Adria-Fvg1.
«L’Alpe Adria Fvg1 – commenta Conficoni, che aveva portato la questione in Aula attraverso svariate interrogazioni – è la più importante e battuta ciclovia della regione e nonostante sia un importante volano per il turismo del nostro territorio è al momento un’incompiuta visto che il completamento del tratto Moggio – Venzone è rimasto in sospeso per anni. La partenza dei lavori è stata troppe volte annunciata in questi anni, accumulando ritardi su ritardi. A maggior ragione, l’esultanza dell’assessore è del tutto fuori luogo». Secondo Conficoni «sulla mobilità ciclistica è necessaria una svolta per favorire la riduzione dell’inquinamento e la promozione di stili di vita sani. Tutti obiettivi previsti dalla legge regionale da perseguire con maggiore determinazione, a partire dall’ascolto e dal coinvolgimento con strumenti come il Tavolo tecnico regionale (Trec)».
Secondo Celotti, (firmataria di un ordine del giorno collegato all’assestamento estivo che impegnava la giunta alla manutenzione dei percorsi ciclabili) «visto che le ciclovie sono un motore di sviluppo turistico ed economico, si sostengano le iniziative strategiche proposte dai Comuni sulla concertazione per infrastrutturare i tracciati e migliorare le connessioni che dai percorsi ciclabili si sviluppano verso i territori collegati. Sui tracciati mancano elementi importanti come fontane, servizi igienici, punti di informazione e punti di ristoro. Si tratta di servizi fondamentali, che in parte competono ai Comuni, ma in parte all’iniziativa privata. La Regione sostenga dunque gli investimenti pubblici che possono favorire la successiva iniziativa privata. Così si sostiene quell’economia locale non impattante, ma positiva, che si unisce al turismo di entroterra».