«Cimpello-Gemona, necessario un confronto con i territori»
«Sulla Cimpello-Gemona è necessario avviare subito un confronto con i territori». Così i consiglieri regionali Manuela Celotti (Pd) e Massimo Moretuzzo (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg) dopo l’incontro che si è svolto ieri negli uffici della Regione a seguito di una loro richiesta di accesso agli atti, formulata alcune settimane fa per prendere visione dello studio di fattibilità commissionato dall’amministrazione regionale per la realizzazione del collegamento stradale Cimpello-Gemona. All’incontro hanno partecipato anche vari rappresentanti locali di Legambiente, che, allo stesso modo, avevano fatto richiesta di accesso agli atti.
«Dobbiamo superare l’idea, legata al passato, di fare scelte strategiche rincorrendo l’esigenza del momento – commenta il capogruppo del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg Massimo Moretuzzo –, mentre vanno formulate progettualità che siano sostenibili da tutti i punti di vista sul lungo periodo e soprattutto calibrate rispetto al futuro che vogliamo per i nostri territori. Ormai è chiaro a tutti che le logiche del passato non possono più dettare le scelte strategiche attuali e che è necessario uno sguardo di insieme, cambiando i paradigmi. E questo è un compito che la politica deve avere il coraggio di assumere».
«Quando si affrontano progetti di questa portata, che rappresentano investimenti importanti in termini economici e che dovrebbero avere un rilevante impatto economico e sociale oltre che paesaggistico, credo sia assolutamente necessario partire dal confronto con le comunità territoriali, oltre che con i portatori di interessi economici, e invito l’Assessora Amirante, alla quale riconosco questa sensibilità, ad avviare dei tavoli di confronto con le amministrazioni comunali e con le rappresentanze dei cittadini e delle cittadine, magari raggruppando i Comuni per comprensori omogenei – afferma Manuela Celotti, consigliera regionale del PD –. Credo inoltre sarebbe fondamentale presentare nella Commissione consiliare competente lo studio di fattibilità che oggi ci è stato illustrato, connettendolo però con gli altri studi e progetti di sviluppo viario che sono attualmente al vaglio della Regione o di prossima cantierabilità, come ad esempio la bretella di Tricesimo, in modo tale da poter avere un quadro generale di sistema dello sviluppo della viabilità, che poi dovrebbe essere contenuto nel Piano di governo del territorio».