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Cineteca del Friuli vanto e orgoglio del territorio

Per il lustro e la notorietà che ha dato alla nostra terra in ambito regionale, nazionale e internazionale. Per la ricerca, la raccolta di materiali, lo sviluppo tecnico. Per la documentazione specifica legata ai tragici eventi del 1976. Per l’ampio lavoro di rigenerazione di opere cinematografiche. Per l’immenso archivio storico. Per la creazione delle Giornate del Cinema Muto. Per l’eccelso lavoro nell’editoria e la creazione di un importante polo del settore. Con la forza, la costanza, la tenacia insite nella gente friulana di cui la Cineteca è un vanto e un orgoglio per tutti”.
Recita così la motivazione del premio Pro Majano 2016 alla Cineteca del Friuli consegnato ieri sera nell’ambito del 56° Festival di Majano, in corso fino al 15 agosto.

Nata a Gemona nel 1977, sulle macerie del terremoto che pochi mesi prima aveva distrutto la città e gran parte dell’Alto Friuli, la Cineteca è oggi una delle cinque maggiori cineteche italiane, facente parte del circuito della FIAF, la Federazione Internazionale degli Archivi del Film, e dell’ACE, l’Associazione delle Cineteche Europee.

PremioMajano_Jacob_Patat
Livio Jacob e Piera Patat

Nel gruppo dei giovani di allora che l’hanno fortemente voluta e costituita, anche coloro che sono tuttora le colonne portanti dell’istituzione, il direttore Livio Jacob e Piera Patat, che hanno ritirato il premio insieme ai loro collaboratori. Alla cerimonia di premiazione, condotta dalla giornalista Martina Riva, hanno partecipato il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, il sindaco di Majano Raffaella Paladin, il presidente della Pro Majano Daniele Stefanutti e l’assessore alla cultura di Gemona Marina Londero. Jacob e Patat hanno ripercorso, con il supporto di filmati conservati nell’Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia, la quasi quarantennale storia della Cineteca. Pur sottolineando la vasta gamma delle attività, si è voluto puntare i riflettori sul reperimento, la preservazione e la diffusione delle immagini in movimento prodotte in Friuli, in particolare dei documenti visivi sul terremoto del 1976, evento così strettamente legato alle origini della Cineteca e di cui la Cineteca conserva la più ampia raccolta esistente.

Il Premio Pro Majano va ad aggiungersi ai numerosi riconoscimenti ottenuti dalla Cineteca del Friuli a livello nazionale e – soprattutto per le Giornate del Cinema Muto di Pordenone, di cui è co-fondatrice insieme a Cinemazero – internazionale. Ricordiamo, fra gli altri, la nomina a commendatore di Livio Jacob da parte del presidente della Repubblica nel 1995, in occasione del centenario del cinema, cui è seguito il “Moret d’Àur 95”. Nel 1998 sono arrivati il Premio “Innamorato del Cinema” dal Club Cinematografico Triestino, il Premio Epifania di Tarcento e la Medaglia Tina Modotti per la scoperta del film Tiger’s Coat; nel 2001, il Premio Filmcritica-Umberto Barbaro (XVI edizione) alla Cineteca come migliore editore di cinema dell’anno 2000 e il Premio Sergio Leone (IX edizione). Fra i riconoscimenti ricevuti per le Giornate del Cinema Muto, il Telluride Film Festival Silver Medallion (1989); il “Certificate of Commendation” del Sindaco di Los Angeles per la valorizzazione del cinema dei fratelli Cecil e William DeMille (1991); il Premio Internazionale Max Massimino Garnier (Lucca, 1992), il 1993 Kraszna-Krausz Book Award e il 1994 McLaren/Lambart Award  per la pubblicazione del volume Walt in Wonderland; nel 2001 il “Life Achievement Award” del San Francisco Silent Film Festival (lo stesso che nell’ultima edizione ha premiato David Robinson, direttore del festival dal 1997 al 2015); e il Premio Charlie Chaplin con medaglia concessa dalla Presidenza del Senato della Repubblica (2008).

Nelle precedenti edizioni, il Premio Pro Majano è stato assegnato al contrammiraglio della Marina Militare Italiana Paolo Treu, al noto direttore della fotografia – nonché presidente onorario della Cineteca del Friuli – Dante Spinotti, al campione di sci di fondo Giorgio Di Centa, alle Frecce Tricolori e alla campionessa di tiro a volo Chiara Cainero.