Cinque storie di emigrazione dall’Italia e dal Friuli sulla piattaforma streaming “AdessoCinema”
AdessoCinema, la piattaforma di streaming pensata e curata dal Visionario di Udine, Cinemazero di Pordenone e La Cineteca del Friuli di Gemona in collaborazione con la Tucker Film, continua come ogni settimana ad arricchirsi di contenuti.
Sono disponibili online 5 nuovi film che raccontano storie di emigrazione dall’Italia e dal Friuli, dai bambini costretti dalla miseria a lavorare nelle fornaci tedesche alle ondate migratorie verso l’Europa orientale e fino alla Siberia, dalle ragazze che negli anni ’50 lasciarono Trieste per gli Stati Uniti inseguendo un sogno o un amore al racconto di tre italiani che in India hanno trovato il senso della loro esistenza.
In A GOOD LIFE lo scrittore Niccolò Ammaniti, al debutto dietro la macchina da presa, racconta appunto la storia di tre italiani che si sono trasferiti in India alla ricerca di un riscatto, di un nuovo orizzonte personale, e che non torneranno più in Italia. A Roma li chiamano “rimastoni” e Ammaniti li ha intervistati per raccontare l’unica emigrazione mossa da un sogno di liberazione e non dalla fame.
LE RAGAZZE DI TRIESTE di Chiara Barbo e Andrea Magnani ci porta oltreoceano, alla scoperta della storia, o meglio, delle storie di quelle ‘ragazze di Trieste’ che nei primi anni ‘50 sono partite per emigrare negli Stati Uniti. Un documentario, tutto al femminile, che racconta la Trieste di quegli anni e anche l’America che quelle ragazze hanno trovato.
LA VIE DI LÀ di Marco D’Agostini è invece un viaggio on the road che raccoglie le testimonianze di emigrati (e discendenti di emigrati) partiti dal Friuli verso l’Europa dell’Est dal 1850 ai giorni nostri.
I due titoli proposti dalla Cineteca ci riportano agli anni a cavallo fra ‘800 e ‘900. Nel docu-film I DIMENTICATI DELLA TRANSIBERIANA, Christiane Rorato, la regista francese che del Friuli, terra dei suoi avi, si è molto occupata, spesso recuperando fra le pieghe della storia episodi e personaggi poco noti o sconosciuti, si concentra sull’epopea di quegli emigranti che, spingendosi fino alla remota Siberia, contribuirono alla costruzione della mitica ferro via Transiberiana, completata nel 1916. Un racconto che si arricchisce di altre trame, ricordi e personaggi, come la contessa Pierina di Brazzà Savorgnan Cergneu (interpretata dalla stessa Rorato), che raggiunse il marito ingegnere impegnato nei lavori della ferrovia a Missavaia, sulla riva meridionale del Lago Bajkal.
In PIERI MENIS, RICUARTS DI FRUT (nell’immagine di copertina) il cineasta gemonese Lauro Pittini riesce a dare espressione visiva ed emotiva alle pagine autobiografiche dello scrittore bujese Pietro Menis (1892-1979), in cui si rievocano la vita quotidiana del piccolo mondo del Friuli collinare di oltre un secolo fa e l’esperienza comune a tanti bambini che, come lui, erano stati costretti a emigrare giovanissimi in Germania per lavorare in fornace.