Col progetto “Focus” in Carnia si celebra la Grande Guerra
Dopo lo spettacolo teatrale “Hanno sparato a Maria. Memoria di scena per una donna italiana” di Giuliano Compagno, messo in scena da Teatro Studio Krypton di Firenze con la regia di Giancarlo Cauteruccio ospitato presso l’auditorium Candoni di Tolmezzo lo scorso 19 maggio, prendono il via le altre attività previste dal progetto “La Grande Guerra in Carnia: Focus sull’anno 1915”.
“Il progetto – introduce Lino Not, Commissario Straordinario della Comunità montana della Carnia, Ente capofila – è stato finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia ai sensi della L.R. 11/2013 e ha come partner i comuni di Cavazzo Carnico, Comeglians, Forni Avoltri, Paluzza, Ravascletto, Tolmezzo e l’Associazione Amici delle Alpi Carniche di Timau.”
Le attività che interesseranno fino alla fine di agosto i territori dei comuni coinvolti sono molteplici e diversificate, per attrarre diversi tipi di pubblico e di turismo. Chi è interessato potrà partecipare:
- alle uscite escursionistico-alpinistiche con guide alpine e accompagnatori storico-culturali, con possibilità di pernottamento in quota (con il coinvolgimento dei rifugi alpini della zona Volaia- Coglians-Cjanevate);
- alle tre serate a tema, con spettacoli, canti corali e letture a Forni Avoltri;
- all’appuntamento dedicato alla figura di Michele Gortani nell’ambito della Grande Guerra a Timau di Paluzza;
- al percorso di arte contemporanea rientrante in un più ampio progetto denominato “Walking. Arte in cammino”, che prevede installazioni create da artisti nei luoghi più significativi sui sentieri dell’area del Pal Piccolo; tale percorso è collegato ad un evento espositivo ospitato presso Torre Reytembergher a Tolmezzo e a Mauthen;
“La volontà di attuare questo progetto – prosegue il commissario Not – parte dal fatto che il fronte carnico rappresenta il più dimenticato tra i luoghi teatro di guerra in Italia nel corso del primo conflitto mondiale; eppure la “Zona Carnia” in tale frangente storico è stata altamente strategica: essa infatti costituiva l’anello di congiunzione tra le Armate schierate in Cadore e attorno al saliente Trentino e quelle nelle Prealpi Giulie e sul Carso; in particolare, questa zona rappresentava la chiusura al nemico di due delle vie di facilitazione che segnano le grandi direttrici di movimento: quella del Passo di Monte Croce Carnico e quella del Fella.”
Per il 2016 la Comunità Montana, insieme ai Comuni di Cercivento, Forni Avoltri, Paluzza, Ravascletto e l’associazione Amici delle Alpi Carniche di Timau ha presentato un ulteriore progetto sul bando Eventi recentemente emanato dalla Regione, per continuare ad ampliare la conoscenza e favorire la riflessione sui fatti storici accaduti in Carnia.