Coldiretti Fvg: «Il “tesoretto” da 50 milioni ossigeno per le imprese»
«L’iniezione di liquidità per le imprese dell’agricoltura è una garanzia di prospettiva lunga, tanto più necessaria in una crisi di qui non si vede l’orizzonte». Michele Pavan, presidente della Coldiretti Fvg, plaude all’intervento della Regione che, con l’istanza dell’assessore Stefano Zannier, è riuscita a convincere l’Unione europea a dare il via libera ai provvedimenti adottati dall’amministrazione per sostenere il settore primario. Un disco verde che permetterà al Fvg di erogare, attraverso fondi del proprio bilancio regionale, finanziamenti per 50 milioni di euro a favore delle aziende che operano nel campo dell’agricoltura, silvicoltura e pesca. «Un’azione lungimirante e tempestiva – commenta ancora Pavan –, che consentirà un solido supporto a un comparto pesantemente colpito dall’emergenza coronavirus. Sono risorse importantissime che erano vincolate agli investimenti e che ora diventano puro ossigeno per gli anticipi di conduzione».
Pavan dà anche merito a Zannier di essersi reso disponibile all’utilizzo dei fondi che erano previsti per la partecipazione regionale a Vinitaly e al ProWein di Dusseldorf a favore della promozione di un settore vitivinicolo che dovrà fare i conti con 800.000 ettolitri di prodotto invenduto nel caso di perdurante stallo di ricettività, bar e ristorazione. «Chiedo alla Regione di continuare con questo coraggio e questa visione – incalza Pavan –, in modo da indicare la traiettoria per affrontare la crisi a un comparto che va tutelato per l’importanza che riveste anche dal punto di vista alimentare».
Coldiretti Fvg, ricorda ancora il presidente, continua intanto nelle sue iniziative consolidate: dai mercati aperti di Campagna amica, «con un ringraziamento ai cittadini per la sensibilità dimostrata nello scegliere, in una fase così delicata, il prodotto del territorio», alla nuova piattaforma “Job in Country”. A una settimana dal lancio di questo spazio virtuale di incontro di domanda e offerta di lavoro in agricoltura, la Confederazione regionale fa sapere che già nei primi giorni sono arrivati un centinaio di curriculum nei diversi territori. Il progetto è stato avviato in autonomia in attesa che da Roma arrivi una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa consentire a studenti, cassaintegrati e pensionati lo svolgimento dei lavori nelle campagne, dove mancano i braccianti stranieri anche per effetto delle misure cautelative adottate a seguito dell’emergenza coronavirus da alcuni Paesi europei, dalla Polonia alla Bulgaria fino alla Romania, con i quali occorre trovare accordi per realizzare corridoi verdi privilegiati per i lavoratori agricoli. «La Coldiretti ha assunto direttamente l’iniziativa di fronte a ritardi che rischiano di compromettere le campagne di raccolta e le forniture alimentari della popolazione – spiega il presidente regionale Michele Pavan sulla linea della presidenza nazionale Prandini –. I voucher semplificati si rendono sempre più urgenti in agricoltura, limitatamente a determinate categorie e al periodo dell’emergenza».
(nella foto Michele Pavan)