Il Collinare ultima diga alla spopolamento della montagna friulana
Complessivamente per quanto riguarda il comprensorio di riferimento della Cisl Alto Friuli, composto da 63 comuni compresi tra Carnia, Tarvisiano, Gemonese, Collinare e Tarcentino al 31 dicembre 2016 i residenti sono 135.404; 1.049 in meno all’anno precedente (-0,8%) 3.758 in meno rispetto al censimento 2011 (-2,7%); 5.916 in meno rispetto al 2001 (-4,2%); 9.545 rispetto al 1991 (-6,6%) e ben 14.564 rispetto al 1981 (-9,5%).
Una situazione, quella messa in luce dalla rielaborazione della Cisl Alto Friuli attraverso i dati ISTAT e Regione FVG, di costante spopolamento a due velocità: negli ultimi sei anni Carnia (-3,9%) e Tarvisiano e Gemonese (-3,7%), un po’ meno Collinare (-1,5%) e Tarcentino (-1,5%).
A subire le perdite maggiori in termini percentuali nell’ultimo anno i comuni di Resiutta (-6,1%), Montenars (-4,5%) e Taipana (-3,3%); chi invece, in controtendenza, ha guadagnato residenti sono i comuni di Amaro (+2,3%), Lusevera (+1,2%), Treppo Grande (0,9%), Moruzzo (+0,8%) e Rive d’Arcano e Cavazzo Carnico (+0,7%), Majano (0,6%)
Per quanto riguarda le città mandamentali, nel periodo 2011-2016 perdono quota tutte e cinque: Tarvisio (-6,4%), Gemona del Friuli (-1,9%, -172 abitanti), Tolmezzo (-2,5%), Tarcento (-1%) San Daniele del Friuli (-0,5%).
Allargando il range delle variazioni al censimento 2001, gli estremi rimangono intatti ma dati si fanno più significativi: Ligosullo in 16 anni ha perso il 42,1% dei suoi abitanti, Dogna il 32,8%, Moruzzo li ha incrementati del 14,1% e Amaro del 12,1%. Tra coloro che ci hanno perso molto figurano ancora Dogna, Rigolato, Forni Avoltri, Resia mentre hanno incrementato la loro popolazione comuni come Amaro, Rive d’Arcano, Fagagna, Tarcento, San Vito di Fagagna.
In termini assoluti i crolli più alti dal 2001 ad oggi si registrano a Tarvisio (-798), Moggio Udinese (-388), Pontebba (-356), Paluzza (-405), Ovaro (-326).
L’ANALISI PER AMBITI
I vari trend di crescita o calo demografico all’interno del comprensorio si riescono ad inquadrare naturalmente meglio aggregando i comuni per ambiti omogenei andando indietro nel tempo sino al 1981: il territorio della Val Canale-Canal del Ferro e Gemonese è sceso dai 38.239 abitanti di 36 anni fa agli attuali 32.700 (-14,5%); la Carnia presenta un conto ancor più pesante, da 46.129 è scesa a 36.949 abitanti (-19,9%), il Tarcentino ha limitato i danni, da 18.764 è sceso a 18.251 abitanti mentre il Sandanielese ha guadagnato poco più di un migliaio di residenti (da 46.436 a 47.504 abitanti, +2,3%), anche se accorciando il range all’ultimo quinquennio, si è iniziato ad intravedere una decrescita pure in questo territorio (-706 i residenti persi dal 2011 ad oggi tra le colline friulane).
IL “PESO” E LE CARATTERISTICHE DELL’ALTO FRIULI IN FVG
I 63 comuni del comprensorio Cisl Alto Friuli valgono l’11,1% della popolazione regionale ma allo stesso tempo occupano il 36,8% della sua superficie, con una densità quindi pari a 46,9 abitanti per kmq, contro la media regionale di 154,9.
Una densità che a livello di singoli comuni trova i suoi opposti tra Magnano in Riviera, 273,7 abitanti per kmq e Dogna, appena 2,5 per kmq.
LE UTI
Analizzando il territorio secondo la sua attuale articolazione in UTI, rileviamo che tre di queste: Canal del Ferro – Valcanale (10.469 abitanti); Alto Friuli (19.335) e Torre (28.373) sono le più piccole delle 18 complessivamente previste. La Carnia (36.949) segue al quintultimo posto mentre la Collinare (50.400) si piazza al 12° posto all’interno di un gruppo di 6 UTI con popolazione compresa tra 50.410 (Livenza) e 53.300 (Bassa Friulana Occidentale).
Se osserviamo le superfici il dato si rovescia e l’UTI della Carnia (1.222,3 Kmq) si colloca al primo posto seguita al terzo dall’UTI del Canal del Ferro – Valcanale (875,5 Kmq).
Sul fronte della densità abitativa, ovviamente, Canal del Ferro – Valcanale (12,0 abitanti/Kmq) e Carnia (30,2) si collocano in fondo alla graduatoria regionale. Neppure Alto Friuli (82,1) e Torre (86.9) sono meglio piazzate: quartultima e quintultima.
In fatto di indice di vecchiaia il primato va a Canal del Ferro-Val Canale (304,99), seguito dall’Uti Giuliana (256,30) e dalla Carnia (251,49). Stesso podio per l’età media che si aggira tra i 48 e i 49 anni.
GLI STRANIERI
Solitamente, dinanzi ad un lento ed inesorabile spopolamento di un territorio, se la natalità non dà una mano, ci si affida agli stranieri per risollevarne le sorti. In parte è stato così sino a fine 2014, quando il numero della popolazione straniera residente in Alto Friuli era salita sino a 6.488 unità, dalle 4.250 registrate nel 2006. Ma anche in questo caso negli ultimi due anni si è assistito ad una inversione di tendenza,al 31 dicembre 2016 gli stranieri sono ridiscesi a quota 6.205 (-2,7% in un anno), in percentuale il 4.6% del totale del comprensorio (sono il 7,4% in provincia di Udine, l’8,6% in FVG)
Anche in questo caso interessante vedere gli estremi: c’è la sorpresa di Taipana dove gli stranieri valgono il 9,4% del totale (sono 58 su 615), quindi San Daniele del Friuli e Coseano (7,5%), Osoppo (7,0%), Tarcento (6,6%). Non ne conta nemmeno uno invece Ligosullo; 2 quelli invece residenti a Dogna.
Chi ha subito invece l’incremento maggiore di stranieri nell’ultimo anno sono Cercivento e Lauco (+20%), quindi Trasaghis (18,9%); gli adii maggiori si sono avuti a Resiutta (-29,4) e Fagagna (-26,4%)