I Comitati: “L’ambulanza di Chiusaforte è del 118 o della Croce Rossa?”
A oltre un mese dall’avvio sperimentale della postazione del 118 di Chiusaforte, i cittadini segnalano che la stessa (una delle tre previste in Alto Friuli) è stata presidiata dall’ambulanza della Croce Rossa Italiana per una buona parte delle giornate di questo mese, invece che dal mezzo 118 di Gemona. “La postazione si trova ubicata all’interno della scuola elementare di Chiusaforte – fanno sapere dal gruppo “Io voglio l’ospedale a Gemona” – Gli spazi destinati al servizio sono dotati di una sola presa elettrica, sono privi di riscaldamento nelle giornate festive e il bagno è collocato all’esterno senza possibilità di chiusura; si segnala inoltre, l’assenza di un frigorifero, nonchè l’impossibilità di fruire di un pasto caldo, come la stessa Cgil Fp ha recentemente denunciato. É questo il potenziamento della rete dell’emergenza tanto decantato dall’assessore Telesca?”
Due sono le questioni che “Io voglio l’ospedale a Gemona” porta all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni: “Innanzitutto, si vorrebbe capire perchè la gestione dell’emergenza è stata affidata alla Croce Rossa Italiana, la cui ambulanza ha presieduto la postazione di Chiusaforte per numerosi turni durante questo mese. Senza nulla togliere alla professionalità delle equipes della Cri, ci si aspetterebbe però che questo servizio così importante per la sicurezza e l’incolumità dei cittadini, venisse gestito dal personale preparato per farlo, ossia da un’autista soccorritore e dall’infermiere esperto nelle emergenze extra-ospedaliere. Non sarà che il nuovo Piano delle emergenze non è attuabile per mancanza del personale esperto? E cosa succederà quando dovranno essere attivate le ulteriori due postazioni in Carnia? È inammissibile che l’Aas 3 destini delle risorse finanziarie alla Cri invece di utilizzarle per garantire una postazione del 118 con del personale preparato per l’emergenza”.
“Non si vorrà mica ripetere la scandalo di alcuni anni fa quando la stampa riportò i fondi destinati alla Cri per dare in appalto un servizio che avrebbe dovuto e potuto essere svolto a costo inferiore dalle risorse già presenti sul territorio? E se non bastasse – proseguono dal comitato gemonese – certo non meno importante, il personale del 118 è oggi costretto a lavorare in condizioni vergognose, con spazi inadeguati e non sempre riscaldati, col bagno all’esterno e con i locali muniti di una sola presa elettrica! È questo quanto previsto dalla nuova rete dell’emergenza della riforma sanitaria Serracchiani-Telesca? La grande rivoluzione culturale a cui dovremmo prepararci secondo la Telesca? Purtroppo, nè il dg Benetollo, nè tantomeno i vertici regionali hanno ancora riconosciuto che quanto previsto dalla riforma è ben lungi dall’avvenire. Infatti, quello che invece si sta prospettando, è quanto già delineato dal gruppo un anno fa: i Pronto soccorso di Tolmezzo e Udine non riescono a gestire gli accessi senza il supporto del ps gemonese, la gran parte del territorio ora verte su San Daniele. Purtroppo la gente lo ha capito: dovranno arrivare le disgrazie perchè qualcuno faccia un passo indietro”.
Articolo davvero stupido.. almeno la prima parte.. in altre regioni d’Italia l’intero servizio è garantito dalle croci convenzionate che siano rossa, verde, sogit, misericordie.. poche chiacchiere e ragionate sul perché all’ azienda conviene la convenzione.. se la rossa disfa l’ambulanza 30 volte in un anno al azienda costa sempre lo stesso importo stabilito dalla convenzione e son fatti della rossa procurare un altra ambulanza , mentre se l’ambulanza fosse aziendale? chi andrebbe a pagare? chi stanzierebbe i soldi? altra cosa stupida quella della preparazione prendete la realtà di Cervignano dove la verde gestisce da anni la postazione con autista soccorritore e infermiere… quindi non fermatevi alle supposizioni di paese perché non vedete loghi 118.. il personale c’è ed è preparato tale quale a quello aziendale.. con questo spero in una rettifica di suddetto articolo.
Le domande non sono mai stupide le risposte molte volte si. Il 118 deve essere composto da personale istituzionale ,gli altri possono collaborare ma non sostituire….Se in molte regioni accade il contrario non è detto che sia corretto.