Comitato dei Soci Coopca a raduno domenica a Buja
Questa domenica 17 aprile, dalle ore 16.00, il comitato Aiuto Soci Coopca invita i soci risparmiatori, azionisti ed ex lavoratori Coopca, alla riunione che si terrà in data a Buja (Udine), presso la Casa della Gioventù in Strade dal Plevan, vicino alla chiesa di santo Stefano.
All’ordine del giorno:
– situazione esiti concordato
– attività compiute dal comitato ed iniziative da intraprendersi
– spiegazione delibera assemblea dei soci ed indirizzo di voto per il 22/4
– comitato per la liberalità del 50%
Il Comitato ricorda che questa riunione e’ importante, in vista della assemblea generale che i liquidatori di Coopca hanno fissato per il giorno Venerdì 22 aprile dalle h 16.00 presso il palazzo della regione a Udine.
IL PERCHE’ DELLA NUOVA ASSEMBLEA GENERALE DELLA SOCIETA’
Stanchi, disillusi, ancora furenti per i loro soldi andati in fumo (27,5 milioni di euro), sono molti i soci di Coopca a chiedersi in questi giorni il perché della convocazione ricevuta all’assemblea generale di una società ormai defunta, attualmente in procedura di concordato e gestita da dei liquidatori. A rispondere loro, invitandoli invece caldamente a partecipare perché direttamente interessati, ci pensa l’avvocato del comitato soci, Gianberto Zilli. “Nel luglio 2015, in occasione dell’assemblea generale durante la quale Coopca ebbe il suo epilogo – specifica Zilli – non ci fu infatti formale messa in liquidazione della società in quanto i soci votarono contro a maggioranza eleggendo invece un nuovo Cda; poi però il vecchio Consiglio d’amministrazione, tramite i suoi legali, presentò comunque richiesta di nomina dei liquidatori al Tribunale di Trieste, circostanza che avvenne nelle settimane successive (Sgura-Pittoni-Rizza, ndr).
Un socio presentò però ricorso e sia in prima che seconda battuta gli fu data ragione dal Tribunale di Udine che dispose la cancellazione dal registro delle imprese della messa in liquidazione”. In pratica i tre liquidatori sarebbero stati disconosciuti anche se poi la legge prevede che comunque i loro atti svolti nei mesi successivi non possano essere invalidati, concedendo loro un regime di “prorogatio”.
“A questo punto nell’assemblea del 22 aprile prossimo si dovrà ri-votare la messa in liquidazione – prosegue Zilli – stavolta però per perdita del Capitale Sociale. E questo andrà a beneficio dei soci azionisti, i quali potranno avere in mano un documento da vantare nei confronti del Fisco, utile a dirimere la questione dell’ISEE”. Ovvero verrebbe certificato che i loro risparmi effettivamente non esistono più e quindi non “pesano” nel calcolo del rispettivo indicatore economico. “Ma ciò comunque non pregiudicherà i rimborsi derivanti da eventuali azioni di responsabilità civile che sempre nel corso dell’assemblea verranno discusse – assicura Zilli – anzi grazie a questo nuovo voto si potrà ampliare fino ai cinque anni il periodo sul quale ci si potrà rivalere nei confronti degli amministratori che hanno gestito la società”.
Se non leggo male, di certo consigliati in tal senso, i soci non votando la liquidazione di COOPCA lo scorso anno non hanno potuto fare a meno di inserire nell’ISEE importi che mai incasseranno (quote sociali di Coopca), si sono quindi dati la zappa sui piedi!. IDEA BRILLANTE.
E non solo! Nella stessa assemblea, consigliati dagli stessi strateghi (che non hanno un € in Coopca) i soci hanno rinunciato a nominare i liquidatori, incaponendosi a nominare un consiglio di amministrazione che non sarebbe mai potuto entrare in carica (e infatti così è stato!). Se fossero stati nominati dei liquidatori di fiducia dei soci, forse questi avrebbero potuto cercare di contenere le perdite della gestione concordataria della società, che sono state sicuramente ingenti e che, ad oggi, i soci non sanno nemmeno a quanto ammontano. Complimenti!