Compie 15 anni la rassegna gastronomica Salvadigus di Tarcento
La tradizione della caccia che fa parte dell’identità del popolo friulano. I piatti di selvaggina, sempre più rari nella frettolosa cucina di oggi. Ma anche un bell’esempio di collaborazione tra imprenditori che si occupano del gusto.
Sono questi gli aspetti messi in risalto dal presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin, durante la presentazione della rassegna Salvadigus a Tarcento. Si tratta della quindicesima edizione di un’iniziativa gastronomica unica nel suo genere in Italia: quattro ristoranti della zona proporranno, dal 5 al 26 novembre, menù basati sulla selvaggina, spesso cucinata (come ha fatto notare Pio Costantini, padrone di casa e titolare di uno dei locali che partecipano alla rassegna assieme all’osteria Villafredda, all’albergo Centrale Il Ristorantino e all’osteria Tinat) in modo da garantire più leggerezza rispetto al passato.
“Complimenti a chi porta avanti una tradizione importante, quella della cacciagione e dei piatti che ne derivano – ha detto Zanin – perché si tratta di un valore legato alla nostra terra e alla nostra identità. In ogni famiglia del Friuli c’è sempre stato un cacciatore e io posso dire a voce alta che il cacciatore responsabile è un presidio per l’ambiente, in quanto garantisce equilibrio e sostenibilità delle specie. Anni fa – ha continuato il presidente – la caccia era presa di mira e purtroppo se ne sono viste le conseguenze, con il proliferare dei caprioli, i cinghiali a spasso nelle città e gli orsi che in Trentino cominciano a far paura alla gente”.
Zanin ha poi messo in rilievo l’importanza dell’iniziativa privata: “Questa rassegna nasce da una scommessa degli imprenditori, senza l’ombrello dei contributi pubblici. Ed è altrettanto degno di nota il fatto che altre realtà private, in questo caso la distilleria Ceschia e i produttori vinicoli di Oro di Ramandolo, diano il loro supporto all’iniziativa”.
Alla presentazione di Salvadigus hanno partecipato anche il sindaco di Tarcento Mauro Steccati, che ha ribadito il supporto del Comune alla storica rassegna culinaria, i ristoratori dei locali aderenti e il critico enogastronomico Bepi Pucciarelli.