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Complesso intervento per soccorrere un’escursionista infortunata

È stato un intervento laborioso e al limite della scadenza dell’orario di volo quello compiuto oggi dai soccorritori a quota 600 metri lungo il percorso di rientro della Via Palma, sul Matajur.

È a quella quota, lungo un sentiero ripido che, dopo un ruzzolamento di una quarantina di metri, si è fermata una donna del 1992, del Cividalese, scivolata accidentalmente.

Assieme al suo compagno di gita, che ha chiamato i soccorsi, la donna era andata a fare una ricognizione della via Palma per poterla fare in futuro – senza percorrerla – ma al rientro lungo il sentiero ripido è caduta. Per lei politraumi e un trauma cranico.

Il tecnico dell’elisoccorso regionale, attivato dalla Sores assieme alla stazione di Udine del Soccorso Alpino, è stato calato con circa cinquanta metri di verricello in un bosco ripido di latifoglie misto a sassi, seguito dal medico e dall’infermiere a loro volta verricellati.

I due escursionisti si trovavano in un posto infelice, nel cono d’ombra della montagna e indossavano abiti non facilmente visibili dall’alto: fortunatamente il bosco era in condizioni autunnali ed è così stato meno laborioso individuarli dall’alto con l’aiuto delle coordinate. È stato necessario tagliare alcuni arbusti ed effettuare delle manovre di corda per spostare la barella di una decina di metri in un punto dal quale poi la stessa barella è stata verricellata a bordo.

L’elicottero ha eseguito una seconda rotazione per imbarcare due tecnici della stazione di Udine che attendevano al campo base e che sono stati verricellati sul posto per poter accompagnare a valle – in un’ora circa di cammino – la persona che era assieme alla giovane caduta.

L’intervento si è concluso poco prima delle 18.