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Comunità di Montagna, Bordano chiede pari dignità per ciascun Comune

Venerdì scorso si è riunito il Consiglio Comunale di  Bordano, che prevedeva all’ordine del giorno anche l’approvazione dello statuto della Comunità di Montagna del Gemonese.

Dopo un’attenta valutazione, lo statuto, così come presentato dall’Ufficio di Presidenza dell’UTI del Gemonese, è stato cassato dell’art.11 punto 4, che prevedeva un veto a favore del Comune più popoloso (ovvero Gemona).

E’ stato messo ai voti e approvato un emendamento presentato dal capogruppo di maggioranza Matias Barazzutti, il quale aveva affermato: “Pur condividendo la riforma attuata dalla Regione che restituisce finalmente ai sindaci e alle comunità locali la libertà di scegliere come gestire al meglio il proprio territorio, nonchè gli sforzi profusi dall’Ufficio di Presidenza dell’UTI e dai sindaci coinvolti, riteniamo che si debbano necessariamente porre sullo stesso piano i Comuni più piccoli e quelli con dimensioni demografiche maggiori, tenendo conto della specificità territoriale, a maggior ragione, ove vi è una sproporzione fra il comune più popoloso e gli altri, tutto ciò al fine di programmare con condivisione  lo sviluppo territoriale della nostra Comunità di Montagna senza veto alcuno”. E’ stato quindi dato mandato al sindaco Ivana Bellina a rinegoziare in sede di assemblea della costituenda Comunità di Montagna questa previsione statutaria, attribuendo a ciascun componente della stessa pari dignità, secondo il principio “una testa un voto”, come peraltro già avveniva nella preesistente Comunità Montana.

In subordine, verrà chiesto di riformulare il punto 4 dell’art.11 in questo modo: “Ad esclusione delle deliberazioni che attengono alle funzioni proprie di cui all’art. 3, comma 2, lett. d) del presente Statuto non si considerano, in ogni caso, approvate le deliberazioni che abbiano il voto contrario di almeno 3 componenti  che rappresentino complessivamente più di un terzo della popolazione residente nel territorio della Comunità, la cui determinazione è riferita al 31 dicembre dell’anno precedente”.

Durante la discussione, il vicesindaco Gianluigi Colomba ha rivolto un accorato appello a tutti i consiglieri affinchè approvino il testo dell’emendamento, allo scopo di permettere alla Comunità la piena libertà di scelta nella programmazione degli obiettivi di sviluppo del proprio territorio, ribadendo la necessità che ciascun Comune abbia pari dignità nella costituenda Comunità di Montagna, senza alcuna forma di prevaricazione. 

L’emendamento è stato però approvato solo dall’intera maggioranza, mentre i consiglieri di minoranza si sono astenuti.