Con “Incontri&Intrecci” il sindaco Fabio D’Andrea racconta Rigolato e la Carnia
La risposta di una montagna che non si arrende: una pubblicazione, nonostante le apparenze condizionate da una straordinaria meticolosità storica, rivolta più verso il futuro che verso il passato. Un lavoro, quindi, capace di tratteggiare con appassionata profondità le esperienze e la vita stessa di un’intera comunità.
Questi i valori espressi dal volume “Incontri e Intrecci” di Fabio D’Andrea, sindaco di Rigolato, illustrato all’esterno del Municipio (vedi foto di copertina) alla presenza del presidente del Consiglio Regionale Piero Mauro Zanin, della professoressa Cristiana Compagno (già magnifico rettore dell’Università degli Studi di Udine), di Graziano Tilatti (presidente di Confartigianato Fvg Imprese) e di Vittorio Zappalorto (già prefetto di Gorizia e Udine, attualmente insediato a Venezia).
Un progetto dalle dimensioni imponenti (1.500 pagine suddivise in tre volumi) che, come evidenziato da Zanin, ha richiesto un lungo e certosino lavoro di ricerca e stesura in grado di evidenziare come la vita sia sempre fatta di persone e relazioni, non soltanto di date e di eventi. Un autentico monumento al cospetto di una storia locale quasi intima che, altrimenti, nessuno avrebbe mai scritto. Il Consiglio Regionale ha sostenuto l’opera così come accaduto con altre dedicate allo Zoncolan o ai fucilati della Grande Guerra, insieme a numerosi altri volumi che raccontano queste montagne.
La tv sta trasformando tutti in consumatori e non in individui: quindi, chi si assume il compito di ricordare le radici? Chi avrebbe potuto investire così tanto tempo e tali sincere risorse per tratteggiare un’opera enorme ma, allo stesso tempo, dettagliata e intimamente legata a una piccola comunità? Senza questo lavoro, dunque, tutto questo patrimonio sarebbe andato perso.
Rigolato e il suo piccolo-grande mondo diventano così uno spaccato per raccontare, al tempo stesso, l’intera Carnia approfittando delle numerose esperienze di uomini e donne alle prese con dolori, miserie, sacrifici e ostinazione a stretto contatto con una natura, spesso tenace protagonista.
Testimonianze reali e documenti unici che, affiancati, con un’immensità di spunti riescono a rappresentare decenni di vita di un’intera comunità, spesso tratteggiata da una prospettiva più elevata anche in senso panoramico.