Con “La Divina Gemona” un intreccio ideale tra turismo e cultura
“Questa è un’iniziativa peculiare, di grande qualità. La mia presenza, qui come in molti altri Comuni della regione dove mi sono recata quest’anno, è testimonianza della vicinanza della Regione a quelle realtà che hanno lavorato per far ripartire il settore culturale”.
L’assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli ha espresso così il plauso dell’Amministrazione regionale per l’iniziativa “La Divina Gemona: 700 passi con Dante”, nuovo percorso tematico che invita a scoprire Gemona attraverso gli occhi del Sommo poeta. Il percorso rientra nel progetto “La campana del Paradiso: sulle tracce di Dante e delle genti toscane nel Medioevo gemonese e friulano” che parte dalla campana del 1423 conservata in Duomo, la più antica traccia di diffusione della Divina Commedia nel Patriarcato di Aquileia.
“In questo caso il progetto si avvale anche di un’importante collaborazione con il PAff! straordinaria realtà pordenonese che esce dai confini regionali per abbracciare un progetto di valenza nazionale. Questo genere di collaborazioni rafforza le reti di produzione, aiuta a superare i campanilismi anche culturali e conferisce ai progetti la possibilità di avere una ulteriore visibilità. Altro valore aggiunto di questo progetto è l’inclusione dell’Art Bonus, strumento che si è rivelato oltremodo efficacie per attrarre risorse private a sostegno delle produzioni culturali” ha detto Gibelli.
“Iniziative di questo genere non possono mai prescindere dalla collaborazione tra uffici comunali e regionali e dalla dedizione dei loro dipendenti che nel caso della Regione hanno garantito tempi celeri per le istruttorie dei bandi anche durante la pandemia” ha rimarcato l’assessore.
La nuova proposta culturale, che intreccia turismo e conoscenza storico-letteraria, è stata presentata nel tardo pomeriggio di ieri a palazzo Buton alla presenza del sindaco Roberto Revelant, dell’assessore comunale alla Cultura Flavia Virilli e di don Juan Carlos in rappresentanza della parrocchia di Santa Maria Assunta. È nel Duomo a quest’ultima intitolato che è custodita la preziosa campana di Dante, fusa a Gemona nel 1423 per commemorare il primo centenario della morte del Sommo poeta e considerata la più antica traccia della diffusione della Divina Commedia nel Patriarcato di Aquileia.
La campana, su cui è visibile l’incisione a caratteri araldici della prima terzina del Canto XXXIII del Paradiso con la preghiera di San Bernardo alla Vergine, rivela un legame sia territoriale che di intenti stretto in epoca medioevale tra alcune genti toscane e la terra friulana. Di questa presenza toscana a Gemona si occuperà un convegno in programma a primavera in Duomo in sinergia con la parrocchia e curato dalla professoressa Miriam Davide dell’Università di Trieste.
Il percorso attraversa la città e si snoda in tre tappe principali, Santa Maria delle Grazie, il Duomo e il Castello, uguali per numero alle tre Cantiche dantesche, a riproporre l’analogia tra il percorso turistico culturale e il viaggio dantesco verso la salvezza.
Il percorso è scandito da installazioni diffuse e immagini create dall’illustratore, friulano di nascita e di fama e formazione internazionale, Emanuele Barison, con le letture dell’attore, autore e regista teatrale Massimo Somaglino. Il progetto e gli allestimenti sono ideati e curati da Caffecorretto.
Il progetto si avvale inoltre della collaborazione dell’Università e di diverse istituzioni culturali regionali ed internazionali con sede a Trieste, Udine, Verona, Fiume, Rovigno, Wroclaw (Polonia), Praga e Bologna. L’iniziativa ha il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, di PromoTurismoFVG, della Parrocchia, dell’ufficio Iat e di Sportland.