Conclusa a Tolmezzo la terza edizione di Innovalp
La terza edizione di Innovalp, il festival delle idee per la montagna, si è chiusa stamane a Tolmezzo con un incontro in cui la condivisione di idee è protagonista assoluta.
Cosa può fare la pubblica amministrazione e cosa possono fare gli abitanti della montagna affinché le Terre Alte acquisiscano il meritato valore?
Un quesito a cui risponde Stefano Zannier, assessore regionale alle risorse agroalimentari, forestali e ittiche, nonché referente per la montagna della Regione FVG. “La montagna friulana è un territorio strategico che va valorizzato e le comunità sono una risorsa importante per elaborare politiche vincenti per l’occupazione, lo sviluppo e i servizi alla popolazione”, le sue parole.
Aggiunge Fabrizio Barca, ex Ministro della Coesione Sociale e coordinatore del Forum delle Disuguaglianze e Diversità: “È auspicabile una riforma della pubblica amministrazione che necessariamente deve passare attraverso le nuove generazioni. I giovani devono essere coinvolti in un processo di apprendimento e crescita professionale innovativa che li porti a operare nelle istituzioni pubbliche. È responsabilità della classe dirigente stimolare nei giovani la cultura e il coinvolgimento in tal senso. Innovazione però, deve nascere anche dalle istanze che le comunità locali fanno arrivare direttamente ai sindaci e alle organizzazioni più periferiche dello Stato”.
Dal pubblico, interviene Anna Zilli, del dipartimento Scienze Giuridiche dell’Università di Udine che ha collaborato con la Cooperativa Cramars – ente organizzatore di Innovalp – nell’organizzazione dei tavoli inerenti allo spopolamento montano e accessibilità e servizi: “L’Università di Udine, insieme ai suoi studenti ha analizzato la situazione, sono emerse criticità e opportunità sulle quali è ancora necessario lavorare tanto nella montagna friulana”.
Dal pubblico giunge la voce di una insegnate dell’istituto Paschini-Linussio di Tolmezzo, che ha sottolineato l’entusiasmo manifestato dai ragazzi nella collaborazione con Innovalp.
Risulta quindi sempre più opportuno che gli operatori del territorio, tra cui Cramars, esercitino delle pratiche di ascolto con le comunità locali per trasformare le piccole istanze in proposte di progetti e istanze di futuro condiviso dalle politiche regionali, nazionali e comunitarie.
Nei tre anni di Innovalp si è capito come sia necessario ridurre le distanze tra centro e periferia montana e tentare di disintermediare politicamente quest’ultima per liberare energie e creatività delle popolazioni che vivono la montagna.
L’incontro si conclude con la presentazione del manifesto di Innovalp, realizzato da Hakatao: la coppia formata da Sergio Scalet e Nadia Squarci che ha trasformato in immagine il flusso di idee emerso negli oltre 40 tavoli che si sono tenuti in questi giorni. Passaggio generazionale, futuro, creatività, aggregazione, cambiamento, tecnologia, sono alcuni dei termini che appaiono nel manifesto, ma che risultano ancora affiancati a parole come disuguaglianza, marginalità e difficoltà.
Chiude l’incontro Fabrizio Barca con un augurio: “La parola festival è solitamente abbinata a un concorso, i cui c’è un vincitore. Il vincitore di Innovalp è ogni partecipante che conserva un pensiero e un’idea su cui riflettere per mettere in pratica, nel quotidiano, il cambiamento necessario per la crescita della montagna friulana”.
Un plauso ai Crâmars, infaticabili ed appassionati costruttori di idee di cambiamento.
Il mio auspicio è, ovviamente, che “Innovalp” ritorni nel 2020 e che almeno un decimo delle proposte divenga realtà.
Come sempre la partecipazione degli amministratori della montagna è stata sconvolgente………