Conclusa la stagione ciclocrossistica della DP66 di Forgaria
Il trionfale mondiale di Liévin, che ha visto l’Italia conquistare tre medaglie (compresa quella d’argento nella staffetta mista con i majanesi Sara Casasola e Stefano Viezzi), è stato l’ultimo atto della stagione ciclocrossistica; un atto a cui ha partecipato anche la DP66 di Forgaria, grazie alla presenza dello junior Ettore Fabbro, che ha chiuso al 21° posto la gara vinta dal valdostano Mattia Agostinacchio. Un risultato agrodolce per il friulano, che comunque ha messo in archivio l’ennesima esperienza internazionale nel suo biennio da Under 19.
«Entrare stabilmente nel giro della nazionale, già da primo anno, è sicuramente un motivo di orgoglio per me, nonché la nota più positiva di questo biennio», conferma l’atleta della Asd DP66. «Certo avrei voluto chiudere con un piazzamento migliore, ma dopo la partenza in quarta fila e un buon primo giro che mi ha portato in top 15, sono incappato in un paio di cadute che hanno compromesso la mia prova: soprattutto la seconda, sul ghiaccio, mi ha impedito di tenere il ritmo dei migliori. Peccato perché la condizione c’era». Indicatore che conferma come Ettore Fabbro sia stato in grado di completare la sua maturazione: da allievo vincente a junior capace di ben figurare anche in campo internazionale; lo testimoniano le otto prove di Coppa del Mondo di Ciclocross disputate nelle ultime due stagioni, a cui aggiungere l’Europeo 2024 (chiuso al sesto posto) e le due rassegne iridate a Hoogerheide e Liévin. «Le prime gare da junior mi hanno fatto capire quanto dovessi crescere; sono contento di quanto sono riuscito a fare in questi 18 mesi; ovviamente ora c’è da completare il percorso durante la stagione estiva della mtb, che disputerò ancora con la Ktm Protek Elettrosystem».
Con il Mondiale, infatti, le biciclette da cross degli atleti della DP66 tornano in garage, dopo quattro mesi e mezzo di gare in giro per l’Europa. «Mesi intensi, soprattutto all’inizio, con un calendario ricco di impegni e una squadra tutta da scoprire», conferma il presidente del sodalizio friulano Luisa Pontoni. «Non possiamo che chiudere con il sorriso questa stagione: fare meglio dello scorso anno era quasi impossibile, visto quello che avevamo ottenuto con Viezzi, ma ci siamo tolti belle soddisfazioni, sia in campo giovanile che nelle categorie internazionali. I ricordi più belli? Da un punto di vista agonistico, la conquista del sesto Campionato Italiano di società e la rassegna tricolore di Faè di Oderzo, in cui ci siamo presentati senza grosse ambizioni ma siamo riusciti a portare a casa due medaglie, una d’argento e una di bronzo nel team relay. Da un punto di vista umano, porterò nel cuore i quattro giorni di inizio novembre tra le gare di Firenze e San Colombano Certenoli: vedere i ragazzi del team giocare, scherzare e legare tra loro è una sensazione impagabile».
Quattro giorni resi possibili dagli sponsor che supportano la società friulana: «Non possiamo fare altro che ringraziare i nostri sostenitori, dai più storici a chi è entrato nella famiglia quest’anno», prosegue Luisa Pontoni. «Una famiglia che ha nello staff il suo cuore; per questo devo ringraziare tutti i componenti della nostra squadra, in particolar modo Maurizio Tabotta, Christian Murro e Massimo D’Arsiè, oltre ovviamente ai genitori degli atleti».
Oltre ai risultati menzionati da Luisa Pontoni, la Asd DP66 ha conquistato in questa stagione anche il primo posto nella classifica a squadre del circuito Selle SMP Master Cross, con la conquista della maglia per merito dell’allievo Alessio Borile, il Giro delle Regioni con lo junior Giacomo Serangeli e gli allievi Alessio Borile e Rachele Cafueri e cinque titoli friulani per merito di Alice Papo, Tommaso Tabotta, Ettore Fabbro, Alessio Borile e Rachele Cafueri. In tutto sono state oltre 30 le prove disputate, tra Italia, Francia, Germania, Svizzera, Spagna, Belgio e Olanda.
(nella foto Ettore Fabbro)