Condanna per traffico di animali dopo il sequestro a Tarvisio
Il Tribunale di Udine ha condannato padre e figlio per maltrattamento animali e traffico illecito di animali da compagnia, ai sensi dell’art. 544ter e dell’art.4 L.201/2010. E.G., il padre, è stato condannato a 5 mesi di reclusione, mentre D.G., il figlio, è stato condannato a 9 mesi di reclusione, tenuto conto della recidiva, e a 6 mesi per falso in scrittura privata. Confiscati tutti i cani, e l’autovettura usata per trasportarli.
Lo rende noto la LAV, costituitasi parte civile nel processo. I fatti risalgono alla notte del 17 novembre 2012 quando, durante un normale controllo lungo la statale 13 a Tarvisio i Carabinieri rinvennero all’interno di una monovolume 62 cuccioli provenienti dall’Ungheria e diretti in Emilia Romagna. I cuccioli erano stipati all’interno di quattro gabbie, di uno scatolone in cartone e di un trasportino, tutti sporchi di feci e urina, e senza né cibo né acqua. Secondo quanto rilevato dai veterinari della ASS 3 Alto Friuli, alcuni dei cuccioli erano di età inferiore a tre mesi, altri addirittura a due, e inidonei ad affrontare il viaggio.
Durante il controllo i Carabinieri constatarono l’assenza del microchip e dei documenti sanitari. “Accogliamo con soddisfazione la sentenza del Tribunale di Udine – dichiara Ilaria Innocenti, responsabile LAV, settore Cani e Gatti – e ringraziamo l’avvocato Maddalena Bosio del Foro di Udine per l’assistenza legale fornita, che ha ci permesso questo ulteriore positivo risultato nella lotta contro il traffico dei cuccioli, un fenomeno ancora purtroppo diffuso nel nostro Paese e che ogni anno costa sofferenza e morte a tanti giovanissimi animali”