Conegliano premia la Comunità di Gemona e Giuseppe Zamberletti
É capitato di leggere, nel centro storico di Gemona, un manifesto scritto semplicemente a mano con un pennarello nero che così si presenta: “1976-2016 – La terra simbolo di solidità, può muoversi sotto i nostri piedi come una sottile pellicola su un liquido (C. Darwin)”.
Questa affermazione, specie se rappresentata e raffrontata con la forza e il senso della rinascita dopo le distruzioni provocate dal sisma del 1976, danno l’idea del vissuto, del vivere di oggi e dello spessore della Comunità, soprattutto se ferita da eventi devastanti come un terremoto. Un pugno allo stomaco. Dritto, potente, impietoso. I gemonesi lo hanno rivissuto non solo ricordando il trascorso e scorrendo le immagini del tempo, ma lo hanno rivissuto guardando le sequenze della distruzione umana e materiale portata dal sisma del centro Italia alle prime ore del 24 agosto di quest’anno.
I 40 anni trascorsi e la forza della rinascita, cominciando dall’economia e dalle aziende, che si è sviluppata in questi decenni di ricostruzione e che ha portato alla rigenerazione umana di una Comunità e di una rigenerazione urbana del paesaggio della città “come era e dove era”, rappresentano una elevata ed esemplare testimonianza per tutte le comunità che hanno a cuore le proprie tradizioni, il territorio e il paesaggio che lo riassume nelle sue connotazioni storiche, architettoniche, sociali e culturali. Tutto fu sospeso nel 1976 per dare priorità, nonostante le case distrutte e il pianto per chi non c’era più, alla rinascita attraverso la ricostruzione, mobilitando il grande e generoso mondo del volontariato, dell’economia e della cultura, tanto da imprimere nelle istituzioni obiettivi di sviluppo e di rinnovamento non solo per recuperare ciò che forma la materialità quotidiana, ma anche la pervicace conservazione dei filoni originali delle tradizioni e della storia del Friuli. Tutto ciò è ancora attuale e su questo la comunità di Gemona e il popolo friulano fanno leva per difendere il bene comune, inteso nella sua più ampia accezione, un bene creato nel momento in cui tutto sembrava perduto.
Questa propensione a valorizzare e mantenere vivo il ricordo della rinascita, della ricostruzione, della coesione e della solidarietà è attuale. Il valore della Comunità di Gemona risiede anche nel “non dimenticare”. Può essere – questo – un valore sostenuto anche da normali iniziative. Come quella di un recente graffito che un’associazione di Gemona, che promuove graffiti-writing e street art, ha realizzato su 120 mq di parete di una casa; oppure importanti mostre inaugurate da poco che raccontano il riscatto di un popolo positivamente caparbio, che ha saputo combattere attraverso il lavoro, il sacrificio e la non comune determinazione, una forza che aveva paralizzato un intero territorio.